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martedì, Maggio 7, 2024

Venafro. Riorganizzazione Ss. Rosario: attuati solo i tagli, nessuna traccia dei servizi promessi

AttualitàVenafro. Riorganizzazione Ss. Rosario: attuati solo i tagli, nessuna traccia dei servizi promessi

ospedale venafroUna scatola vuota, praticamente un ospedale chiuso. Con la riorganizzazione del Santissimo Rosario di Venafro, ciò che in tanti temevano è accaduto: ad oggi l’unica cosa che si può tastare con mano sono i tagli, mentre dei nuovi servizi promessi non c’è ancora alcuna traccia. La prima cosa che salta all’occhio è l’addio al pronto soccorso. Al suo posto c’è il punto di primo intervento, ma dalle 8 di sera alle 8 del mattino è chiuso: significa che durante la notte, in caso di necessità, non resta che raggiungere il pronto soccorso di Isernia, sperando che non sia intasato, come fin troppo spesso accade, proprio a causa di una presunta razionalizzaizone dei servizi che ha finito per dirottare i pazienti di Venafro e Agnone sul Veneziale. Dove – è sempre bene ricordare – le cose non vanno tanto meglio tra personale carente, servizi ridimensionati e posti letto ridotti ai minimi termini. Nei giorni scorsi gli esponenti del comitato pro Santissimo Rosario e il sindaco di Venafro Sorbo hanno avuto contatti con i vertici della Asrem e con il presidente della Regione Frattura, ma non si è andati oltre le parole di circostanza. A breve dovrebbe esserci un incontro chiarificatore proprio a Venafro. Sarà questa l’occasione per capire cosa ne è stato di quell’accordo che avrebbe trasformato il presidio venafrano in quello che viene definito ospedale di comunità, ma che – al di là delle belle parole – non è nient’altro che un poliambulatorio. Il classico «meglio di niente», eppure con il passare dei giorni il timore che non si ottenga nemmeno il minimo sindacale sta prendendo il sopravvento. A questo punto anche l’ipotesi di scendere di nuovo in strada potrebbe rivelarsi inutile. Ormai è tardi. Tornare indietro sarà dura, se non impossibile.

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