Quel dentino rinvenuto nel giacimento del Paleolitico non è importante solo perché risale a 600mila fa, ma anche perché – grazie a una serie di ricerche avanzate – sta cominciando da dare risposte interessanti sulle abitudini alimentari e di vita degli uomini che scelsero di insediarsi a Isernia, “evidentemente perché da queste parti si stava bene”, ha detto il professor Carlo Peretto a margine di un incontro con il presidente della provincia Lorenzo Coia e il sindaco Giacomo D’Apollonio. I nostri antenati – ha detto ancora il responsabile degli scavi – qui trovavano carne in abbondanza e vegetali. Ragion per cui non avevano bisogno di spostarsi. Erano stanziali e non nomadi, come si è portati a credere. Tornando all’incontro, si è parlato di rilancio del sito di località La Pineta in chiave turistica. Ma per farlo è fondamentale il gioco di squadra, è il parere del primo cittadino d’Isernia. Sulla stessa linea di pensiero anche il presidente dell’ente di via berta. Qualcosa già ricomincia a muoversi: la Provincia ha riallacciato i rapporti con il Cerp e messo a disposizione le sue strutture.