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mercoledì, Settembre 24, 2025

Gam, i sindacati pressano la Regione: «I tempi stringono»

AttualitàGam, i sindacati pressano la Regione: «I tempi stringono»

gam-bojano-3462A metà giugno i giudici del Tribunale di Campobasso si sono presi un mese di tempo per valutare la proposta di interesse manifestata dalla cooperativa abruzzese Sagem nei confronti della filiera avicola e dunque della Gam. L’offerta: poco più di 4 milioni di euro per l’acquisto del primo lotto e 400mila euro per il fitto, con l’impegno di un graduale impiego fino a 150 lavcoratori. Potrebbero essere richieste integrazioni, è quello che trapela da fonti sindacali e la scadenza per la decisione è vicina. E sono proprio i sindacati, adesso, a fare pressione sulla Regione e sul presidente Frattura. Cgil, Cisl e Uil gli hanno inviato un nuovo sollecito di incontro perchè ritengono che la data fissata, il 20 luglio, per parlare di Gam è troppo in là nel tempo. «E’ emergenza» dicono «al di là della decisione del Tribunale. La politica deve definire in parallelo percorsi mirati». Secondo i sindacati, infatti, bisogna attivare i ministeri competenti, e la sollecitazione deve arrivare anche a livello istituzionale dal Molise, riconvocare un tavolo per la proroga degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’area di crisi complessa e tra loro i circa 300 della Gam, senza contare gli avventizi. Novembre, scadenza, non è poi così lontano. Anche il presidente della Toscana, Rossi, ha scritto al Ministro Poletti affinchè si individuino subito sostegni al reddito nei confronti dei lavoratori delle 9 aree in questione. Franco Spina, Cgil, ha evidenziato la necessità che il piano industriale per l’azienda di Bojano debba poi avere necessariamente la vidimazione ministeriale. Sul piano locale occorre che gli enti preposti facciano una profilazione, censiscano cioè i dipendenti dell’area di crisi complessa così da capire quali politiche attive e passive attuare, quanti effettivamente ricollocare, per avere un quadro chiaro e farlo avere anche a chi ha deciso di investire. «E ‘ importante – ha detto ancora Spina – anche per cercare di non far rimanere nessuno fuori dal beneficio degli ammortizzatori sociali nell’ottica di una ripartenza dell’attività. Ed è anche importante, sull’area di crisi, capire quanti soldi vuole mettere la Regione».
Cgil, Cisl e Uil vogliono dunque subito incontrare la Regione, la politica, non il 20 luglio e se non hanno riscontro alla loro formale richiesta riconfermano lo stato di agitazione e e nuove proteste.

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