Come se già non ci fossero parecchi problemi la questione Zuccherificio si va complicando ulteriormente. Perchè dopo il fallimento della Spa di un anno fa ora anche la NewCo sia avvia sulla stessa strada. Si è chiusa infatti in maniera negativa la procedura per l’ammissione del Nuovo Zuccherificio al concordato preventivo. La decisione è dei giudici D’Alonzo, D’Agnone e Sgrignuoli che nell’ultima camera di consiglio non hanno potuto fare diversamente. Mancava infatti tutta la documentazione richiesta e che doveva essere presentata dai vertici aziendali. Era stata proprio la nuova società a chiedere l’ammissione al concordato preventivo. A marzo non avendo pronti i documenti che servivano, tra cui il piano di riparto tra i creditori, aveva chiesto una proroga al tribunale che era stata concessa. Ma all’udienza di giugno non è arrivata nessuna documentazione, con il rischio di mandare in fumo anche quel poco che si sta cercando di salvare. Se la Srl dovesse essere dichiarata fallita si perderebbe il fitto del ramo d’azienda e non potrebbero essere rinnovati gli ammortizzatori sociali. Sarebbe la fine anche per i dipendenti rimasti. Cosa ci sia dietro non è chiaro. I motivi che abbiano spinto la società a rischiare tutto questo non si conoscono. La stessa deputata del Pd Laura Venittelli non nasconde lo stupore per un simile atteggiamento: «Ci stiamo adoperando nelle sedi competenti per cercare di trovare una soluzione che salvaguardi livelli occupazionali e filiera bieticolo-saccarifera in Molise e nel Centro-Sud – ha affermato – ma siamo a dir poco perplessi per l’inottemperanza del management del Nuovo Zuccherificio del Molise srl che con ben due scadenze a disposizione, non ha presentato i documenti necessari per l’ammissione al concordato preventivo». La stessa Venittelli vorrebbe conoscere le motivazioni che hanno portato a quello che definisce un ‘ passo falso’. Ma dall’azienda non arriva nessun commento, e i telefoni squillano a vuoto.