Quello che si temeva è successo. Ad un anno di distanza dal fallimento della Spa dello Zuccherificio del Molise, anche la New Co e quindi la Srl ha fatto la stessa fine. Il fallimento è stato dichiarato dal tribunale di Larino dopo la decisione di non ammettere la società al concordato preventivo. I vertici aziendali non hanno infatti depositato la documentazione necessaria all’avvio della procedura. Un atteggiamento, quest’ultimo, che non è stato compreso dai sindacati e che ha anche allarmato la deputata del Pd Laura Venittelli che lo ha definito un ‘passo falso’. E se già la notizia della chiusura della procedura del concordato ha messo sulle spine i dipendenti, quella del fallimento ha tolto ogni speranza gettandoli nello sconforto e nell’incertezza più assoluta. Perchè davvero ora è difficile capire cosa succederà: se ad esempio gli ammortizzatori sociali sono a rischio, così come la campagna saccarifera. A comunicare il fallimento è stato lo stesso amministratore unico Fabio Marone che lo ha annunciato in una nota inviata alle Rsu, in cui spiega che nell’incontro fissato per il 7 luglio si parlerà anche dell’esercizio provvisorio dell’impresa disposto proprio dalla sentenza di fallimento. Una doccia fredda, ma che secondo alcuni osservatori potrebbe aprire nuovi scenari. Intanto il curatore che verrà nominato per l’esercizio provvisorio, sollevando Marone dall’incarico, avrebbe mani più libere rispetto all’amministratore unico che invece è legato a maggiori vincoli. Non dovrebbe cambiare nulla rispetto al bando di vendita in scadenza a fine agosto. Ora c’è attesa per l’incontro del 7 luglio, quando forse i motivi che hanno spinto la Srl a non voler intraprendere più la strada del concordato saranno più chiari, cosi come il futuro dello Zuccherificio.
Colpo di scena: anche la New Co dello Zuccherificio dichiarata fallita. Doccia fredda per dipendenti e creditori
