Attentato in Bangladesh scampato per una ragazza di Montenero di Bisaccia, Lorena Magagnato che lavora e vive a Dacca, dove venerdì sera un commando di estremisti legati all’Isis ha torturato e ucciso venti persone, tra cui nove italiani. Tutti stavano cenando in un ristorante della parte diplomatica di Dacca, quella ritenuta più sicura. E a uno di quei tavoli poteva esserci anche Lorena, se un impegno di lavoro non l’avesse trattenuta. La giovane molisana lavora come stilista per la C&A, un’azienda tedesca. Sette degli italiani uccisi li conosceva bene. Se non avesse dovuto lavorare anche lei sarebbe stata a cena con loro, anche lei sarebbe morta, perché come i suoi amici non conosceva i versi del Corano. «Erano la mia famiglia, è orribile quello che hanno fatto» ha raccontato disperata al telefono alla sorella Paola che vive a Montenero. «Lorena è sconvolta». Ed è comprensibile, sette amici con cui condivideva lavoro, tempo libero, passioni e il legame con l’Italia non ci sono più. All’improvviso, tutti insieme. Uccisi da un odio religioso che nel periodo del ramadan vuole attacare di più e impressionare di più. Su facebook Lorena come foto del suo prrofilo ha messo uno scatto che la ritrae a cena in un ristorante con un gruppo di amici in un momento felice. Sorridono tutti. Tra di loro al tavolo si riconoscono almeno quattro delle vittime della strage all’Holey Artisan Bakery. Una cena spensierata, volti sorridenti…per sempre racchiusi in questa foto.
Stilista di Montenero di Bisaccia scampa all’attentato di Dacca: “Non ero a quella cena perchè dovevo lavorare”
