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mercoledì, Settembre 24, 2025

Migranti: a Campobasso il tavolo di coordinamento per gestire l’emergenza

AttualitàMigranti: a Campobasso il tavolo di coordinamento per gestire l'emergenza

tenda-casa-angeli-490x300-482x252La crisi dovuta ai profughi è un tema di grande attualità. Tante le imbarcazioni cariche di migranti che quasi ogni giorno arrivano sulle coste italiane.
Proprio per far fronte a questa emergenza il Ministero dell’Interno ha predisposto un piano per collocarli, subito dopo lo sbarco, sul territorio nazionale e chiesto ai prefetti dei capoluoghi di regione di assicurare punti di accoglienza.
La ripartizione terrà conto delle reali capacità ricettive di ciascuna provincia.
Sulla questione è stato convocato a Campobasso un tavolo di coordinamento regionale, presieduto dal prefetto Francescopaolo Di Menna.
Durante l’incontro sono stati analizzati i dati relativi alle richieste, nella nostra regione, di protezione internazionale da parte dei cittadini stranieri e i numeri riguardanti i centri di accoglienza convenzionati sui territori di Campobasso e Isernia.
Di Menna ha spiegato che in Molise la ripartizione sarà effettuata in base alla popolazione residente nelle due province, per cui il 70% dei migranti sarà assegnato a Campobasso ed il 30% ad Isernia.
«In questo processo – ha detto il prefetto di Campobasso – sarà indispensabile il coinvolgimento delle amministrazioni locali per governare il fenomeno e predisporre servizi di scorta, vigilanza e foto-segnalamento». E per garantire la massima sicurezza ai cittadini molisani, gli stranieri nei centri di accoglienza saranno costantemente controllati, dal loro arrivo in Italia fino alla definizione della domanda di asilo.
Intanto a Campobasso continua a provocare polemiche la collocazione dei migranti, sistemati nel piazzale antistante la mensa della caritas. I residenti del quartiere, e non solo, chiedono alle organizzazioni che gestiscono il campo e alle istituzioni di migliorare, per quanto possibile, la vita dei profughi, nell’interesse degli ospiti, ma anche per le condizioni igieniche e sanitarie in cui versa la zona.

patrizia testa

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