Sanità. Oltre 400 milioni di debiti dell’Asrem affidati ad un gruppo di lavoro coordinato dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Campobasso, Demetrio Rivellino. Compito del gruppo, procedere a transazioni con i fornitori dell’Azienda sanitaria regionale. La delibera di Giunta, e la procedura adottata, sarebbero illegittime secondo il parere dell’ex presidente della Regione Iorio che preannuncia il ricorso alla Corte dei Conti. Nel gruppo di lavoro anche l’ex Procuratore generale e l’ex Gip di Mani Pulite, Maurizio Grigo.
Continuano a tenere banco le vicende che riguardano il mondo della Sanità. Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è una delibera di Giunta regionale, la 632 del 2015, con la quale si costituisce un gruppo di lavoro destinato a realizzare transazioni con i creditori dell’Asrem. I debiti dell’Azienda sanitaria regionale verso i fornitori ammontano a circa 400 milioni di euro, un cifra considerevole che ha fatto scattare l’attenzione dell’ex presidente della Regione, Michele Iorio. Perché affidare ad un soggetto costituito ex novo quello che invece cadrebbe tra le normali attività dell’Asrem e, soprattutto, perché affidarlo alla guida di un esterno individuato nella figura dell’avvocato Demetrio Rivellino, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso? Questi gli interrogativi posti dall’ex governatore che manifesta riserve anche sui costi di questa operazione, al momento ignoti. Di recente, inoltre, il gruppo è stato integrato con la presenza di Maurizio Grigo, ex Procuratore generale ed ex Gip di Mani Pulite, attualmente assegnato all’Autorità regionale in materia di legalità, trasparenza amministrativa e buona amministrazione. La delibera di Giunta è stata oggetto di una interrogazione di tutto il gruppo di centrodestra alla Regione Molise, tuttavia Iorio e gli altri consiglieri hanno ritenuto insoddisfacenti le risposte ricevute, specie sul piano dei costi dell’operazione. E’ lo stesso Iorio ad annunciare un eventuale ricorso alla Corte dei Conti qualora la Giunta regionale non retrocedesse.
