Continuano a lavorare in condizioni difficili e senza capire quello che possono o non possono fare i medici del reparto di Oculistica del Vietri di Larino in balia del piano di riordino sanitario voluto dal commissario Frattura. A fine maggio sembrava imminente la chiusura delle sale operatorie. Doveva restare solo l’attività ambulatoriale. Poi una riunione urgente chiesta dal sindaco di Larino Vincenzo Notarangelo con il presidente Frattura riesce a scongiurare tutto. L’esito dell’incontro stabilisce che al Vietri nel reparto di oculistica si può continuare a operare sia con la chirurgia complessa che con le emergenze e che sarebbe stato assegnato un anestesista. Le cose sono andate effettivamente così per qualche giorno. Due volte a settimane le sedute operatorie programmate fino a quando in reparto non si è presentata un’urgenza. Un uomo vittima di un infortunio sul lavoro che da Caserta è arrivato fino a Larino perchè qui gli avevano detto che sarebbe stato in buone mani. Il giovane operaio è arrivato al Vietri già in condizioni gravi, rischiando di perdere l’uso dell’occhio, colpito da una scheggia. Ma i medici che lo hanno visitato e che volevano subito operarlo hanno dovuto poi fare marcia indietro. Non c’era un anestesista disponibile, così come invee gli era stato assicurato per le emergenze e a malincuore hanno dovuto dire al paziente di rivolgersi altrove. Un rischio per il giovane operaio, ma anche una mortificazione per i medici di un reparto conosciuto in tutto il centro sud, un’eccellenza per il Molise. Un’attività costruita negli anni con sacrificio e dedizione e che viene umiliata da una politica che guarda solo a tagli e numeri. Resta l’incertezza e il caos in cui è costretto a lavorare il personale che quotidianamente deve fare i conti con una realtà ben diversa da quella prospettata.
Caos in Oculistica a Larino: vittima di un infortunio mandato via perchè l’anestesista non c’è
