Attesi da tempo, sono iniziati i lavori di dragaggio del porto turistico di Campomarino. Impegnati ottocentomila euro stanziati dalla Regione per risolvere il problema dell’insabbiamento e migliorare l’accessibilità della struttura che si trova in una delle zone più suggestive e incontaminate della costa. 
L’intervento è stato necessario a causa dei bassi fondali e della sabbia che nel tempo si è accumulata creando non pochi disagi per la fruibilità del porticcolo che per ora ospita più di centoventi posti barca e si prevede un ampliamento per altri sessanta. Sabbia e detriti vengono, in sostanza, aspirati con una draga e spostati in una prima area di deposito per poi essere smaltiti in un’altra zona. I lavori sono iniziati da qualche giorno per le opere più urgenti e – come ha spiegato il consigliere con delega al porto turistico, Giuliano Rainone – saranno completati a settembre seguendo tutte le misure di sicurezza e l’ordinanza della Capitaneria. Il dragaggio servirà proprio a rendere più profondo lo scalo, oggi gestito dal Comune in collaborazione con la Regione, migliorandone l’accesso. Lo sviluppo del porto, al centro di varie vicissitudini, potrebbe legarsi a un finanziamento Cipe da tre milioni di euro ma vincolato ad altri cinque milioni che dovrebbe mettere a disposizione un privato. ”Stiamo cercando di svincolare questi fondi – ha osservato il consigliere Rainone – in modo tale da poterli impegnare per ampliare la banchina, i posti barca, i servizi e individuando nuove strategie di promozione turistica”.
Campomarino lido, primi lavori di dragaggio al porticciolo turistico
