La copertina dice tutto sul senso del libro edito dal «Il bene comune»: una sacca di sangue, quella della sanità pubblica, è sempre più vuota, mentre quella del privato scoppia di salute. Il volume curato da Paolo Di Lella – presentato alla sala gialla della Provincia di Isernia – mette in evidenza non solo gli sprechi e gli errori del passato, ma anche l’incapacità o, peggio, la volontà di non arrestare quell’emorragia di risorse che sta dissanguando il servizio pubblico. Ma il volume di Di Lella non si limita alle denunce, fa anche delle proposte per uscire dal vicolo buio in cui si è cacciata la sanità molisana. Una possibile soluzione per invertire la rotta è meno difficile di quanto si creda: per Di Lella «basta chiedere agli addetti ai lavori. Di proposte di razionalizzazione della sanità ne hanno fatte a bizzeffe». All’incontro per presentare il libro “Sanità molisana, caccia al tesoro pubblico” ha partecipato anche il candidato sindaco della lista Pensiero Libero, Lucio Pastore. La difesa del Veneziale di Isernia è uno dei temi centrali della sua campagna elettorale. A suo avviso, infatti, anche un’amministrazione comunale può incidere sulle scelte in materia sanitaria, sia a livello politico sia attraverso la conferenza dei sindaci.
Sanità pubblica tra sprechi e prospettive di rilancio, Di Lella presenta il suo libro a Isernia
