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martedì, Aprile 30, 2024

Integrazione Cardarelli – Cattolica: l’avvocatura boccia Frattura

AperturaIntegrazione Cardarelli - Cattolica: l'avvocatura boccia Frattura

di PASQUALE DI BELLO

L’Avvocatura boccia il percorso di governance pubblica della Fondazione (privata) Giovanni Paolo II. E’ l’ennesimo incidente di percorso per Frattura e per i parlamentari del PD, Ruta e Leva. A scoprire il documento che inchioda il governatore, i “detective” del Movimento 5 Stelle.

Più che una doccia fredda, è una grandinata a palle incatenate quella che si abbatte sui tre registi del brivido Frattura, Ruta e Leva. Ricordate il thriller messo in scena qualche settimana fa? Quello che propagandava la govenance pubblica di una fondazione privata, ovvero della fusione sotto mano pubblica regionale dell’ospedale Cardarelli con la Fondazione Giovanni Paolo II? Bene: è una sciocchezza di dimensioni sesquipedali. A scoprirlo sono stati i detective del Movimento 5 stelle Molise che, armati di lente d’ingrandimento, cappello e mantellina alla Sherlock Holmes, hanno scovato un documento che inchioda inequivocabilmente il presidente della Regione Molise e i due parlamentari del Partito democratico.  Un parere dell’avvocatura, a cui Frattura si era rivolto, ha bocciato solennemente la strada disegnata dai maggiorenti del del PD trasformandoli in minorenti in un battibaleno.

Il parere predisposto dall’avvocato Claudia Angiolini e sottoscritto dal direttore generale della Regione Massimo Pillarella dice testualmente: “Anche dopo il cambio della governance la Fondazione manterrà la sua natura privata […] la Fondazione non esercita funzioni pubbliche e non ha prerogative di una pubblica amministrazione ma svolge, e continuerà a svolgere, attività di carattere commerciale […] la circostanza che la regione nomini i consiglieri di amministrazione non ha, di per sé, alcun significato […] i consiglieri hanno ampia autonomia e non rappresentano la longa manus della Pubblica Amministrazione per lo svolgimento delle funzioni pubbliche di quest’ultima».

In conclusione, dicono dall’Avvocatura, «la mera attribuzione al Presidente della Giunta Regionale della competenza a nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione non ne modifica la natura giuridica privata, nè determina la sua trasformazione in organismo di diritto pubblico».

Insomma una figuraccia al cubo quella rimediata dalla trimurti del PD che aveva prefigurato la gestione pubblica dei posti letto della ex Cattolica, contrabbandando questo minestrone giuridico per riequilibrio del rapporto pubblico privato. Insomma, Frattura non ne indovina una. Come Cimabue, il monachello dell’amaro “don Bairo”, fa una cosa e ne sbaglia due.

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