Nonostante il maltempo in tanti hanno partecipato alle celebrazioni in onore del compatrono di Isernia, San Pietro Celestino. Un legame profondo con quello che in città viene affettuosamente chiamato il Santone, una figura che se in passato era finita nell’oblio, oggi è stata ampiamente rivalutata, tant’è che più di qualcuno ravvisa molte analogie tra l’eremita molisano e Papa Francesco, a partire dalla semplicità, ha sottolineato mons. Camillo Cibotti, vescovo della diocesi di Isernia-Venafro. «Il messaggio di San Pietro Celestino – ha aggiunto – è sempre attuale». E per certi versi dirompente. Ai suoi tempi è stato indubbiamente un personaggio scomodo e forse non è un caso che la sua rinuncia al soglio pontificio e la sua morte siano avvolte da un velo di mistero. Mons. Claudio Palumbo, vicario della diocesi, ha detto che in un certo senso può essere considerato rivoluzionario, ma ha messo in campo idee e valori ma restando sempre obbediente. Nel contesto delle annuali celebrazioni in onore di S. Pietro Celestino V la Diocesi di Isernia-Venafro ha organizzato anche un incontro per presentare il volume: “Il Processo di Canonizzazione di Pietro del Morrone”, a cura di Stefania Di Carlo e Ilio Di Iorio. L’appuntamento è per lunedì 23 maggio, alle ore 17,30 presso l’Aula Magna della diocesi (ex università) in via Mazzini, 8.
Isernia. Celebrazioni San Pietro Celestino, lunedì presentazione del libro sulla canonizzazione
