Ancora troppa politica negli appalti pubblici. L’associazione dei costruttori edili, torna ad alzare la voce contro il nuovo disciplinare delle gare, disegnato dalla Regione.
L’Acem, dopo aver incontrato i parlamentari del Pd Ruta e Venittelli e del Nuovo centro destra, Ulisse Di Giacomo, ha bocciato così la proposta per aggiudicare gli appalti: «Il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa – è l’osservazione dei costruttori – rende troppo oneroso per le imprese partecipare, ma ciò che è più grave – hanno ribadito gli imprenditori edili – è che il sistema, a causa di criteri più elastici e soggettivi si presta a possibili tentativi di condizionamento a discapito del principio di trasparenza, dell’obiettività e dell’indipendenza politica».
Solo pochi giorni fa sulla istituzione del Comitato consultivo degli appalti pubblici ha detto la sua anche il Movimento 5 Stelle: «Un comitato che dovrebbe essere tecnico – hanno spiegato – non è altro che l’ennesimo organismo politico, legato alla vita della legislatura e al governatore di turno e ciò è inaccettabile e molto pericoloso. Il governatore Frattura e la maggioranza – hanno continuato i grillini – hanno stabilito che il comitato sarà composto dal presidente della giunta regionale, dall’assessore delegato, dai presidenti delle commissioni della materia e da un rappresentate con esperienza nel settore dei contratti pubblici. È stata creata – hanno concluso i 5 Stelle – una specie di mostro amministrativo».
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