La politica arroccata nel palazzo è ormai un tratto distintivo. Non si contano le proteste di sindacati e lavoratori che chiedono, a volte per mesi, incontri, confronti che spesso non arrivano o arrivano tardi. Tavoli di vertenze aperti e non ancora chiusi. Il mondo della sanità in duro contrasto con la Regione, il governatore e le sue scelte in materia.
C’è la Gam, poi, esempio, emblematico, di tempi lunghi, di parole, promesse e alla fine di un’azienda ancora chiusa, con centinaia di lavoratori a tirare avanti con gli ammortizzatori sociali, con la speranza che un imprenditore, il 14 giugno, risponda al bando e sia disposto a rilevare lo stabilimento e a far ripartire la filiera del pollo.
La Gam rientra nell’area di Crisi complessa, strumento che politica e sindacati definiscono opportunità da non perdere per l’azienda bojanese e non solo. C’è da chiudere l’accordo di programma. I tecnici di Invitalia sono arrivati in Molise per conto del Ministero e hanno visto sindaci e banche. Per avere un confronto con il governatore, per sapere, essere informati e coinvolti, Cgil, Cisl e Uil hanno dovuto minacciare e iniziare un presidio. Altre parole sono state dette.
Frattura ha informato dell’incontro avuto a Roma con il Ministro Poletti sulle tutele per i lavoratori delle aree di crisi complesse, l’estensione degli ammortizzatori sociali (per la Gam scadono a novembre). Per intenderci, non lo ha incontrato da solo, ma con Toscana, Lazio, Marche e Friuli e la questione riguarda otto regioni. Dal Ministero del lavoro è arrivata la disponibilità a valutare e verificare che i percorsi per garantire specifiche misure di tutela siano fattibili. Ogni Regione dovrà rappresentare la sua situazione. Insomma, nonostante l’ottimismo di Frattura che parla di segnali incoraggianti, nulla ancora c’è di definitivo.
Sindacati e lavoratori tengono la guardia alta, ad ogni livello, perchè di parole ce ne sono state fin troppe. E’ ora di chiudere il cerchio, ma loro non vogliono essere tenuti all’oscuro.