di LUCIA LOZZI
“Le unioni civili sono un piccolo passo verso la realizzazione della piena libertà dell’individuo. Un paese civile deve guardare alle necessità di tante e tanti suoi cittadini che oggi non vedono garantite le proprie libertà e i propri diritti”. Con queste parole Sara Ferri, candidata alla carica di sindaco di Isernia , ha esordito intervenendo sul dibattito sulle unioni civili generato dall’approvazione della legge alla Camera. Una presa di posizione che era comunque prevedibile, perché nella composizione della lista alle Comunali del 5 giugno era già prevista una componente di orgoglio Rainbow. La stessa candidata ha contribuito alla nascita di Arcigay Molise insieme al presidente Pierluca Visco e alla vicepresidente Veronica Di Leo credendo in questa rivoluzione culturale per la città. In pieno accordo con altre associazioni lgbt, Sara Ferri resta convinta che da oggi la lotta verso la stepchild adoption e verso il matrimonio egualitario va continuata con tutti i mezzi a disposizione. Ma oggi, superando gli steccati ideologici e politici, ringrazia la senatrice Monica Cirinnà che per anni si è battuta per la realizzazione di questi diritti e per l’abbattimento di un medioevo omofobo e oscurantista che stava inghiottendo l’intero Paese.