A cinque mesi dal referendum costituzionale, il via alla campagna elettorale lo dà il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi. “Il lavoro di questi due anni ha prodotto un cambiamento radicale ma la sfida più grande inizia adesso”. Il capo del governo riparte da Firenze e anticipa tutti, provocando l’effetto di “coprire” il periodo di campagna per le amministrative di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna. “Sono qui perché Abe, il premier giapponese, mi ha detto: almeno invitami una volta dopo avermi parlato di Firenze 10 volte. E io lo vedrò tra poco”. Insomma la campagna referendaria parte da Firenze per un “motivo pratico: avevamo due ore libere”. E la linea è sempre la stessa: o con me o contro di me, o con le riforme o contro le riforme. Cioè: “Tutte queste cose determineranno divisione tra l’Italia che dice sì e l’Italia che sa dire solo no“. Come finirà, secondo il segretario, è chiaro: “Noi vinceremo il referendum” perché “l’Italia che dice sì ed è più forte di tutto il resto”. Della vittoria Renzi è “certo però quello che è più importante di vincere il referendum è coinvolgere gli italiani. Io sono in prima fila perché si capisca che da questa sfida dipende il futuro delle nostre istituzioni”.
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