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Regione e Cattolica. Iorio: “le velate minacce dei governanti”

AperturaRegione e Cattolica. Iorio: "le velate minacce dei governanti"

Il Presidente della Regione Molise Angelo Michele Iorio arriva alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Roma, 26 settembre 2012. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

di ANNA MARIA DI MATTEO

Resta alta l’attenzione sulla ventilata integrazione tra l’ospedale Cardarelli e la Fondazione Giovanni Paolo II, annunciata dal commissario ad acta Frattura e dai due parlamentari del Pd, Ruta e Leva. Gli ultimi atti, in ordine di tempo, che vanno in quella direzione, sono rappresentati dalla delibera della Giunta che affida al governatore, il compito di proporre una modifica dello statuto della Fondazione e dalla richiesta del capogruppo Pd, Totaro,al Consiglio regionale, di avallare quella proposta.
«Siamo di fronte ad un utilizzo improprio, strumentale ed equivoci degli organi amministrativi – ha commentato, con sdegno Michele Iorio – forse per coprire la responsabilità di una operazione simile. Un’operazione nata da un’aspra trattativa e neanche tanto velata, tutta interna al Partito democratico, che avrebbe ritrovato la quadra su un’idea molto originale di pubblico e privato».
Iorio ha ripercorso le tappe delle controversa vicenda che vede da un lato la trattativa tra la Regione e l’Università Cattolica per risolvere un contenzioso del credito rivendicato dalla Cattolica di circa 100 milioni di euro ma non riconosciuto dalla Regione che ha offerto 30 milioni. Dall’altro c’è un’altra trattativa, quella che punta a valutare l’uso delle strutture dell’università Cattolica nell’ambito di un progetto di integrazione dei servizi sanitari.
«E nel mezzo si inserisce la proposta della Regione che chiede all’Università di avere in cambio la possibilità di gestire in via diretta, da parte dello stesso presidente della Giunta, la stessa Fondazione attraverso la nomina di quattro amministratori su cinque – ha spiegato Iorio – Significherebbe che i quattro amministratori nominati dal governatore avrebbero il compito di gestire, all’interno della Fondazione tutto, senza seguire, però, le regole del diritto pubblico perché la Fondazione continuerebbe ad essere regolata dal diritto privato», ha aggiunto Iorio che poi ha espresso preoccupazione sulle conseguenze che tutto ciò avrà sul funzionamento della stessa Fondazione.
«Ho molto apprezzato la posizione limpida, coerente e corretta del rettore della Cattolica, Anelli – ha dichiarato ancora l’ex governatore – che sicuramente continuerà a respingere questo maldestro tentativo di fare pressioni psicologiche» E rivolgendosi ai vertici della Cattolica, a tutto il personale della struttura, Iorio li ha invitati a non temere le velate minacce di questi governanti – ha detto – perché i molisani saranno con voi».

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