Entro il nove maggio dovranno arrivare eventuali offerte d’acquisto per lo Zuccherificio del Molise. Dopo due giorni infatti scade il dodicesimo bando di vendita dell’impianto che finora ha attirato diverse società che però poi nel concreto non hanno confermato l’interesse con una proposta. All’orizzonte c’è una campagna da organizzare questa volta non per salvare le quote ma per fare reddito e recuperare liquidità. Nel mezzo ci sono i lavoratori, a casa da 18 mesi, ormai quasi rassegnati. Non si rassegnano invece le Rsu dello Zuccherificio che suonano la sveglia alla politica ricordando che ormai risale alla metà di febbraio l’ultimo incontro in Regione convocato dall’assessore Vittorino Facciolla in cui si era concordato l’impegno a spostare il tavolo presso i misteri compententi sia per individuare nuove misure per facilitare l’acquisto dello stabilimento, sia per trovare soluzioni per il rinnovo degli ammortizzatori sociali. «Ad oggi non si muove ancora nulla» dicono i sindacati e lanciano l’appello: «Chiediamo all’assessore di dare risposte a questa disperazione di lavoratori che sono a casa da 18 mesi, il tempo passa ma non si concretizza nulla. Il tavolo al Ministero deve essere risolutivo e propositivo e non il solito giro di interventi che non portano pane a casa» scrivono con schiettezza le Rsu di Cgil, Cisl e Uil in una nota. «Aspettiamo ancora poco, dopodichè ci sentiremo costretti a portare lavoratori e bandiere davanti ai ministeri». La risposta, per loro, non è ancora arrivata. Per questo ora hanno scritto direttamente al Ministro Martina.
Zuccherificio: le Rsu pronte a spostare la protesta a Roma. Lettera al Ministro Martina
