Sgominata dagli agenti di polizia un’associazione a delinquere che aveva lo scopo di far conseguire, revisionare o rinnovare le patenti di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4000 euro. I ‘clienti’ erano per lo più stranieri – egiziani, pachistani, marocchini e cinesi -, spesso non in grado di comprendere nemmeno la lingua italiana, nè tantomeno il codice stradale e la relativa segnaletica; persone che, alla guida di un veicolo, costituiscono un grave pericolo per la sicurezza.