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sabato, Aprile 20, 2024

Area di crisi anche in Basso Molise, Venittelli ingrana la marcia: “Opportunità da cogliere”

AttualitàArea di crisi anche in Basso Molise, Venittelli ingrana la marcia: "Opportunità da cogliere"
rospettive di rilancio per il Basso Molise puntando su un percorso alternativo definito area di crisi diversa. Così la parlamentare del Pd, Laura Venittelli, ha presentato in salavenitteli consiliare a Termoli un progetto potrebbe dare impulso alla ripresa di un territorio dove le imprese chiudono e servono interventi concreti per attirare nuove realtà capaci di creare nuovi posti di lavoro.
”In termini di interventi le prospettive sono simili a quelle dell’area di crisi complessa. E’ un’ipotesi che si fa sempre pù concreta e che non appena sarà possibile verrà definita con un decreto ministeriale. Questo decreto definirà le condizioni per rientrare in questa possibilità e il Basso Molise e Termoli le hanno. Le opportunità consistono nella possibilità di finanziarie degli interventi importanti di reindustrializzazione che portino a nuovi posti di lavoro per industria e turismo in modo compatibile. Si può continuare a fare industria e anche turismo, ne sono convinta. Pensiamo alla Fiat e al nostro mare. L’iniziativa è stata presentata insieme al sindaco, Angelo Sbrocca, agli assessori e ai consiglieri. Sbrocca ha condiviso questo progetto evidenziando la necessità di una rete solida tra Comune, Regione e parlamentari. Perchè non è stata possibile l’area di crisi complessa? ”Rispetto a quelli che sono gli elementi oggettivi richiesti per l’area di crisi complessa lo Zuccherificio non rientrava nei requisiti in quanto non è stata considerata una vicenda di rilevanza nazionale per tutta una serie di fattori”. Ora quali sono i prossimi passaggi? ”Il primo – ha affermato la Venittelli – sarà l’approvazione del decreto, poi la Regione sulla base del decreto ministeriale in fase di approvazione che riconosce l’area di crisi diversa per il territorio del Basso Molise la Regione dovrà definire il perimetro e poi successivamente si apriranno i bandi, le aziende potranno fare delle proposte finalizzate alla reindustrializzazione, che portino come finalità la creazione di nuovi posti di lavoro”.

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