Con i nostri servizi giornalistici abbiamo denunciato a più riprese il rischio di vedere perso il patrimonio culturale della Biblioteca Albino di Campobasso. Un patrimonio inestimabile che racchiude 150 anni di storia, tradizioni, arte, cultura della nostra regione. Più volte abbiamo parlato di silenzio delle istituzioni su una lenta agonia di una importante struttura. A rompere questo silenzio è stato il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, rendendo noto quanto illustrato, in una riunione, dal sottosegretario al Ministero per i Beni culturali Cesaro, in merito al crono programma attuativo del decreto legge 78/2015, la riforma Delrio. Il Ministero discute e definisce la questione biblioteche provinciali attraverso uno specifico monitoraggio. Il decreto prevede, in buona sostanza, che sede tecnica per definire gli accordi siano gli Osservatori regionali, per discussione su patrimonio e gestione dei beni
Si è stabilito – ha riportato De Matteis – che entro luglio i tavoli regionali dovranno depositare proposte da far recepire all’Osservatorio nazionale a settembre, ed entro il 2016 si stipuleranno gli accordi col Ministero. L’assessore Veneziale ha sottolineato il suo impegno immediato per la Biblioteca.
De Matteis, che dice di essere fiducioso, ha parlato di ragioni condivisibili da ricercare nell’intesa che c’è tra Provincia e Regione nel salvare la Albino, nel fatto che il personale provinciale è ricollocabile nei ruoli ministeriali, che il il Mibact è sprovvisto nel territorio molisano di un presidio librario e che la Regione non ha volutamente legiferato in materia culturale. Sempre De Matteis, ha annunciato a breve un incontro a Roma per concordare il percorso da formalizzare in sede di osservatorio regionale. “In questo frangente – ha spiegato – il personale dell’Albino a maggio diventerebbe ministeriale, essendo modeste le spese per i dipendenti considerata l’importanza, anche nazionale, della Biblioteca.”
