di GIANPIO D’ADDARIO
Quelle che chiamiamo “nuove tecnologie” assumono un’ importanza di assoluto rilievo nel panorama globale : come riuscire a carpirne la piena essenza, evitando quindi di incorrere nella dipendenza, riguardante aspetti hardware e software che dovrebbero migliorare la comunicazione?
Quale aspetto, potremmo definire imprescindibile, onde colmare o quantomeno tentare di annullare, la distanza presente in linea d’aria tra esseri umani? Se dovessimo pensare a ciò che da sempre ci contraddistingue, sulla base del linguaggio, nel riconoscerci in quanto appartenenti al genere umano, una buona risposta potrebbe essere : Il bisogno di comunicare. Nel mondo animale, la comunicazione, basata su stimoli di tipo sonoro (pensiamo ai delfini o ai più comuni cetacei) o di tipo olfattivo ed uditivo (pensiamo a cani e gatti), consente l’organizzazione del singolo o del branco, in relazione a pericoli e necessità biologiche, nell’ambiente circostante. Cosa dire di noi esseri umani? Risulta certamente lampante, come la capacità di esprimerci attraverso la scrittura, sia predominante nello sviluppo della nostra comunicazione. L’avvento di internet nei primi anni novanta, l’idea che aveva precedentemente consentito a Bill Gates di sviluppare con successo il sistema operativo Windows 95, hanno fornito ulteriore slancio, alla necessità di conoscenza del mondo e comunicazione. Effettivamente, sotto tale aspetto, i primi telefoni cellulari funzionanti a metà degli anni novanta, provvisti di antenna ricevitore, presupponevano di lì a poco, la necessità, per le compagnie telefoniche, di fornire al singolo utente il numero telefonico, precedentemente proprietà, delle compagnie stesse (1997). L’avvento social della metà degli anni duemila e la creazione di browser web basati su Android e ios non molti anni dopo, hanno ribadito ed espanso, i concetti di cui sopra. Come potremmo a questo punto, espletare il termine necessità? Si tratta forse di conformazione, forzata o volontaria su scala sociale? Sarebbe dunque reversibile o risulterebbe irreversibile? Di sicuro, anche i telefoni cellulari, giocano un ruolo fondamentale in tal senso : Come non pensare alle file di persone che intendono acquistare l’ultimo iphone di apple e sono dunque accalcati, fin dalle prime luci dell’alba, di fronte ai punti vendita della casa produttrice competente? Sarebbe altrettanto curioso pensare che, per alcuni, cellulari, auto, pc, tv ed altro sono una “questione di design”. Ogni casa di produzione, sia questa di telefonia o no, da apple a sony, passando per samsung ed altre apparecchiature elettroniche, progetta anche sulla base del puro hardware, onde attrarre il cliente e rendere così, maggiormente soddisfacente l’acquisto del singolo prodotto. Chiediamoci però, se si sia tutti, indistintamente e necessariamente “dipendenti” dalla tecnologia, al di là, della presunta onta, che dovrebbe colpirci, qualora non si sia tra i nati dopo il 1980, secondo i Tabloid inglesi, nell’ambito perciò di quella che è definibile come Millenial generation o generazione Y, in grado di padroneggiare ogni tecnologia nel tempo, in quanto nativa di questa. E tutti gli altri? Partendo dal presupposto che è inopportuno ascrivere l’uomo alla tecnologia, poiché solo la tecnologia sarebbe ascrivibile all’uomo, dovremmo pensare che anche indipendentemente dall’anagrafe, siamo tutti effettivi padroni delle case di produzione, relative perfino a frigoriferi di tipo elettronico, case di produzione che sono tenute ad accontentarci, sulla base delle nostre indicazioni, pena la perdita di clientela e perché no, popolarità fra i consumatori stessi. E’ anche vero che nel servizio e-mail ad esempio, noi forniamo una casella di nostra scelta, al singolo server, che allora sarà in possesso della nostra posta, con però scelta di ID e password da parte dell’utente. Con impegno, volontà, tempo, potremmo tutti avere il controllo della tecnologia, a patto di convincerci che deve necessariamente essere una libera scelta, colma di possibilità a muoverci e non quindi, una situazione psicologica e sociale necessaria ed ineluttabile.