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giovedì, Aprile 18, 2024

Processi per spese dei gruppi, Messere tira dritto: all’epoca la norma non prevedeva vincoli

AttualitàProcessi per spese dei gruppi, Messere tira dritto: all'epoca la norma non prevedeva vincoli

F1-lavvocato-Arturo-MessereVanno avanti davanti ai giudici del tribunale di Campobasso i processi per le cosiddette spese pazze dei gruppi regionali. Ieri, udienza per Enrico Gentile, ex consigliere regionale di Alleanza Nazionale, alla sbarra con l’accusa di peculato per l’appropriazione indebita di 90mila euro. Sono stati sentiti i testimoni dell’accusa e della difesa e Arturo Messere, ha dichiarato di «aver dimostrato come neanche un centesimo delle somme contestate sia finito nelle tasche di Enrico Gentile o sia stato utilizzato per finalità personali. Il denaro è stato speso unicamente per garantire il funzionamento e l’attività politica-istituzionale del gruppo regionale di Alleanza Nazionale». Ed è qui che è venuta fuori la differenza interpretativa, tra ciò che sostiene la procura di Campobasso, e cioè che sarebbero contestabili alcune delle spese sostenute e quello che sostiene invece Messere. Cioè, che la norma di riferimento all’epoca dei fatti non prevedeva specifiche destinazioni dei fondi. In pratica, Messere afferma che non è colpevole di peculato quel consigliere regionale che non si appropria, a livello personale, del denaro dei gruppi. Secondo tale tesi non c’è peculato perchè non c’è l’elemento oggettivo del reato. Per essere più chiari, la normativa che vigeva all’epoca dice che i contributi dei gruppi sono spendibili senza vincoli di destinazione. Sempre se, ribadisce Messere, il consigliere regionale non si sia appropriato a livello individuale del denaro. In quel caso, e solo in quel caso, scatterebbe il reato di peculato. Insomma, un’interpretazione scientifica della normativa dell’epoca, che comunque viene contestata dalla pubblica accusa, che afferma il contrario: c’è peculato, anche senza l’appropriazione personale e anche solo in presenza di un uso diverso. Saranno i giudici che scioglieranno ogni dubbio, ma è certo che, se passa la linea Messere, l’inchiesta sulle spese pazze dei gruppi regionali potrebbe sgonfiarsi come un palloncino bucato.

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