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giovedì, Maggio 15, 2025

Omicidio La Porta, confermata in Appello condanna a 28 anni di carcere

AttualitàOmicidio La Porta, confermata in Appello condanna a 28 anni di carcere

Senza-titolo-128 anni di carcere. I giudici della corte d’Assise d’Appello hanno confermato la sentenza di primo grado per Antonio La Porta, l’uomo che, nel maggio di due anni fa, uccise il fratello Vincenzo, nelle campagne di Campodipietra al culmine di un litigio per un terreno. Prima che la Corte, presieduta dal Giudice Rossana Iesulauro, si ritirasse per decidere l’imputato ha chiesto pietà, in lacrime dicendo “Anche io quel giorno sono morto con mio fratello mi dispiace, non volevo ucciderlo, ci volevamo bene”.
Per il procuratore, Antonio La Porta andava condannato all’ergastolo, con il riconoscimento della premeditazione e dei futili motivi. Carmine Verde, difensore dell’imputato, ha puntato sulla legittima difesa. “Il mio assistito era stato aggredito ha ripetuto, al massimo è stato omicidio preterintenzionale” ha sostenuto.
Alla fine la Corte ha respinto i ricorsi di accusa e difesa, confermando dunque il primo verdetto. 28 anni di reclusione. Antonio La Porta non era in aula al momento della sentenza, gliel’ha comunicata il suo legale in carcere. Ha accolto la notizia in lacrime. Verde ricorrerà comunque in cassazione.
Soddisfatti i tre avvocati di parte Civile: Fabio Albino, Angelo e Valentina Piunno, che hanno rappresentato i quattro figli della vittima, la moglie e due sorelle. “Un verdetto giusto, alla fine – hanno detto – i familiari temevano una pena minore”.
Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni.

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