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lunedì, Maggio 12, 2025

Cittadinanzattiva: i piani operativi non vanno approvati. E a Volterra incontro sulla sanità per le aree disagiate

AperturaCittadinanzattiva: i piani operativi non vanno approvati. E a Volterra incontro sulla sanità per le aree disagiate

sanitàdi ANNA MARIA DI MATTEO

Il piano operativo straordinario, così com’è non può essere approvato. A chiederlo con forza, ancora una volta, è Cittadinanzattiva che è tornata a sollecitare la Regione a rendere pubblico il parere del ministero della Salute sul documento di programmazione sanitaria elaborato dalla struttura commissariale.
Era stata proprio Cittadinanzattiva ad indicare le criticità che il Piano operativo 2015-2018 presenta. E circa una settimana fa l’associazione aveva chiesto al governatore Fratture di rendere noto l’esito della valutazione espressa dal ministero. «Ad oggi sul sito della Regione non c’è traccia – è la denuncia – nonostante si tratti di un atto dovuto per dare trasparenza alle scelte e verificare le posizione dello stesso ministero dinanzi all’impatto di un atto così importante per i cittadini molisani».
Insomma, la situazione legata al riordino della sanità molisana è ancora nebulosa. «E anche nel merito delle criticità rilevate, nulla è stato chiarito – ha concluso il coordinatore nazionale di Cittadinanzattiva, Tonino Aceti – e le nostre preoccupazioni, espresse in assenza di dati, sono tutt’altro che fugate».
Intanto lo scorso 12 marzo, a Volterra si è svolta una manifestazione organizzata dall’associazione comuni dimenticati, di cui fa parte anche il comitato di Agnone il Cittadino c’è.
Una iniziativa in difesa della sanità nelle aree disagiate e che vede uniti i comitati di Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo-Molise e Calabria.
Obiettivo: salvaguardare l’assistenza sanitaria ai cittadini che vivono in aree disagiate, aree interne che necessitano della presenza, sul territorio di punti di primo intervento, con la realizzazione di una rete dell’emergenza-urgenza e l’organizzazione o il potenziamento, laddove esista già, della medicina sul territorio.
Sono solo alcuni dei punti contenuti nel documento comune trasmesso già ai presidenti delle Regioni Abruzzo, D’Alfonso e Molise Frattura. Ma l’intenzione è quella di coinvolgere le massime istituzioni locali e nazionali, perché il diritto alla cura e alla salute sia garantito a tutti i cittadini, ovunque essi si trovino.

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