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venerdì, Aprile 26, 2024

Isernia. Ostetricia-ginecologia a rischio chiusura, neomamme in campo per salvare il reparto

AttualitàIsernia. Ostetricia-ginecologia a rischio chiusura, neomamme in campo per salvare il reparto

ospedale-veneziale-iserniaNon c’è verso di fermare la lenta agonia del Veneziale. Mentre in tutti i reparti si soffre per la carenza di personale, si continuna a parlare di nuovi tagli. Il rischio chiusura incombe anche su Ostetricia e ginecologia. Per garantirne la sopravvivenza, occorrono almeno 500 parti l’anno. Una missione proibitiva, ma non impossibile. Almeno così la pensa così un gruppo di neomamme. Nato tre anni fa su Facebook, oggi vanta oltre 400 adesioni. Dopo aver organizzato alcune iniziative di carattere informativo – compreso un incontro sulle vaccinazioni – le mamme hanno deciso di lanciare una serie di proposte per far sì che anche le partorienti delle province vicine scelgano Isernia: «Abbiamo sintetizzato – dicono – una serie di proposte rivolte ai reparti di ostetricia, ginecologia, nido e pediatria. Tra tutte segnaliamo i dieci passi Unicef-Oms (Organizzazione mondiale sanità) per gli ospedali amici dei bambini, il rooming in, la messa a disposizione di spazi per gruppi di allattamento, il ricorso all’analgesia epidurale e un maggior supporto pre e post partum». Le proposte delle neomamme sono state già illustrate al primario del reparto, Flavio Giannini, incontrato proprio ieri: «In risposta alla nostra lettera – dicono ancora le neomamme – abbiamo piacevolmente riscontrato che le proposte avanzate a sostegno dei reparti in questione sono in assoluta sintonia con le intezioni del primario. Durante l’incontro ci ha mostrato che sta già lavorando nella nostra direzione. La dottoressa Donnina Pannoni ci ha scritto che è pronta al confronto costruttivo. Oggi più che mai si rende indispensabile il sostegno e la coesione di tutti gli organi coinvolti». Ma non ci si limiterà a questo. Pur di salvare il reparto le mamme hanno deciso di metterci del proprio: «Per la realizzazione concreta di questi e altri punti siamo disposte a scendere in campo anche mediante azioni di volontariato e donazioni. Riteniamo infatti che i reparti in questione costituiscano una grande risorsa per il nostro territorio e che non possiamo rischiare di perderli. Per questo – concludono – desideriamo che siano sempre più numerose le mamme che scelgono di partorire a Isernia».

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