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domenica, Maggio 11, 2025

Commissione tributaria, inaugurato l’anno giudiziario: in aumento i ricorsi

AttualitàCommissione tributaria, inaugurato l'anno giudiziario: in aumento i ricorsi

foto x giornale 9 marzodi ANNA MARIA DI MATTEO

La situazione di difficoltà e di incertezza che vive il Molise è stata sottolineata da Francesco Saverio Moscato, presidente della Commissione tributaria regionale che ha inaugurato l’anno giudiziario 2016.
Nella sua relazione Moscato ha infatti ricordato come il Molise sia totalmente dimenticato dalle istituzioni, a tutti i livelli. «Da anni non si fa che adombrare la possibilità di un suo smembramento e della confluenza del suo territorio in macroregioni – ha detto – della soppressione della Provincia di Isernia e di tutti gli altri uffici giudiziari, del ridimensionamento già in parte attuato, del servizio sanitario e dei presidi ospedalieri. Il tutto – ha aggiunto – giustificato dalla presenza sul territorio, di una popolazione numericamente esigua e dalla necessità di realizzare un risparmio di spesa. E a questa atmosfera generalizzata di smobilitazione non si sottrae purtroppo l’amministrazione della giustizia tributaria», ha sottolineato Moscato. Che poi ha tracciato il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2015.
Un anno nel quale è emerso un dato, che è in controtendenza rispetto all’anno precedente, quando si era registrata una progressiva diminuzione del numero dei ricorsi presentati nei due gradi di giudizio di merito.
Dal 2011 al 2014 il numero dei procedimenti era sceso del 30%. Nel 2015, invece, i ricorsi e gli appelli depositati sono aumentati del 6% e, elemento ancora più significativo, del 13 nelle Commissioni provinciali.
Sempre durante lo scorso anno, oltre il 71% dei ricorsi presentati alle Commissioni tributarie provinciali, e il 54 del totale degli appelli, ha avuto per oggetto controversie del valore fino a 20 mila euro. Mentre l’istituto della conciliazione in primo grado si è attestato su un modestissimo 1% .
Secondo Moscato c’è la necessità di arrivare all’istituzione di una magistratura professionale, con il mantenimento dell’attuale composizione mista tra magistrati togati e laici. «E’ illusorio pensare che una giustizia così corposa e diffusa sul territorio e necessaria possa continuare ad operare semplicemente così com’è strutturata ad oggi», ha concluso il presidente Moscato.

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