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giovedì, Marzo 28, 2024

Sanità, Frattura in fuga. Consiglio regionale da operetta: ancora un rinvio

AperturaSanità, Frattura in fuga. Consiglio regionale da operetta: ancora un rinvio

di PASQUALE DI BELLO

Atteso per la discussione sul Piano di riordino della Sanità, il presidente – commissario, Paolo di Laura Frattura, se l’è data a gambe. Mentre fuori imperversavano le proteste di lavoratori, sindacati e studenti, la sua sedia nell’aula del Consiglio regionale è rimasta inesorabilmente vuota.

Sanità: è tutto fermo. Dopo il rinvio della scorsa settimana, il presidente della Regione e Commissario ad acta, Paolo di Laura Frattura, atteso nell’aula del Consiglio regionale per la discussione sul Piano di riordino sanitario, pare si sia perso in un buco nero: letteralmente inghiottito dal nulla. Desaparecido, scomparso e nessuno sa dove realmente sia finito. C’è chi dice a Bruxelles chi addirittura in America. Sta di fatto che nel giorno più atteso, fissato proprio su sua richiesta, l’uomo che guida il Molise è il protagonista di un vero e proprio giallo, un rompicapo che ha mandato su tutte le furie la folla che lo attendeva fuori dall’aula del Consiglio regionale per manifestare la propria disapprovazione verso un Piano sanitario tartufesco e scombinato del quale si conoscono poche cose e quelle poche che sono note vanno tutte in favore degli operatori privati a danno del servizio pubblico oggetto di un vero e proprio attacco teso a smantellarlo.

La novità di una giornata altrimenti persa è stata la grossa mobilitazione di popolo che per la prima volta ha registrato la saldatura tra lavoratori, sindacati e studenti in un’atmosfera da pieni anni ’70 che fa presagire proteste ancora più aspre e massicce. Lo confermano anche le note di due cavalli di battaglia della protesta: “La Locomotiva” e “L’Avvelenata” di Francesco Guccini. Due inni di battaglia diffusi dagli altoparlanti.

All’avvio dei lavori il Consiglio non ha potuto fare altro che prendere atto dell’assenza di Frattura. A chiedere l’ennesimo slittamento è stato il Consigliere delegato ai rinvii: Cristiano Di Pietro, una sorta di Picasso del rimando. Carte alla mano, come dimostrano i resoconti d’aula, quando c’è da chiedere un rinvio o una sospensione dei lavori, Di Pietro è sempre in prima linea. Oltre alla questione Sanità, rinviati anche altri due punti in agenda: l’ingresso del Consigliere Scarabeo in prima commissione e la vicenda dei Quadri regionali. Insomma, resta tutto fermo. A spostarsi mostruosamente in avanti è soltanto la soglia dell’indecenza che sta ormai assumendo proporzioni gigantesche.

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