di ANNA MARIA DI MATTEO
L’8 aprile di un anno fa l’approvazione, all’unanimità, di un ordine del giorno che impegnava il presidente della Regione a mettere in atto tutte le iniziative per riqualificare il Cardarelli di Campobasso, potenziando l’ospedale ed investendo in tecnologia, attivando tutte le procedure necessarie affinché sia riconosciuto Dea di secondo livello. Il Consiglio comunale di Campobasso si era schierato, in maniera netta e chiara, a sostegno della sanità pubblica. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e la deliberazione votata da palazzo San Giorgio non è stata minimamente presa in considerazione dal commissario ad acta Frattura.
I piani operativi elaborati dalla struttura commissariale prevedono,infatti, un forte sbilanciamento della sanità privata ai danni di quella pubblica. Da qui la presa di posizione dei quattro consiglieri di maggioranza Montanaro, D’Anchise, Maroncelli e Colarusso che hanno presentato una mozione con la quale rinfrescano la memoria al sindaco Battista, ala sua maggioranza e all’intero Consiglio comunale. Un documento con il quale ribadiscono la necessità di tutelare il Cardarelli, che, secondo la proposta di piani operativi, perderebbe due reparti importanti come quello di Cardiologia e Oncologia.
Una linea condivisa anche dai consiglieri di opposizione che, l’8 aprile dello scorso anno votarono l’ordine del giorno che vedeva il Pd il primo partito schierato in difesa della sanità pubblica.
Dopo la relazione, affidata al consigliere Ud c Montanaro, il dibattito è stato aggiornato a mercoledì.
A Campobasso accese le luminarie. La città si prepara a vivere le festività natalizie
L’accensione delle luminarie, evento fisso che si ripete nel giorno dell’Immac…