S’ingrana la marcia allo Zuccherificio del Molise e si punta dritto alla programmazione della campagna 2016. Dalle parole si è passati ai fatti e in azienda si è chiuso un accordo per le semine tra l’amministratore unico Fabio Marone e i bieticoltori, per una previsione di 120 ettari da coltivare. Si è pattuito il pagamento di cinque euro ogni quintale di prodotto conferito. Più un contributo di 500 euro per l’irrigazione che si aggiunge alla fornitura gratuita del seme. Insomma gli agricoltori che si sono seduti al tavolo, senza le associazioni di categoria, hanno portato a casa un bel risultato. Intanto il seme gratuito significa già un risparmio di circa 370 euro per ettaro coltivato. Inoltre i cinque euro a quintale, ossia 50 euro a tonnellata, rappresentano la vera differenza. Se si considera che il prezzo europeo è di 26 euro e rotti a tonnellata si deduce che l’accordo siglato è molto vantaggioso per gli agricoltori locali visto che sono riusciti a spuntare il doppio rispetto a quello di mercato. A dire sì sono stati soprattutto i coltivatori di Molise e Puglia, grazie ai quali sarà possibile anche ammortizzare i costi di trasporto. Qualcuno di loro si è già recato in fabbrica a ritirare la fornitura gratuita del seme. “Eravamo obbligati a presentare una proposta allettante e con condizioni vantaggiose– ha spiegato Fabio Marone – anche perché molti agricoltori avevano già programmato semine di altri prodotti per i lori terreni. Per ora stiamo raccogliendo le prime adesioni, vediamo come va” ha aggiunto Marone che si è mostrato ottimista. Sulla necessaria manutenzione per poter accendere la fabbrica, però, non c’è ancora un programma preciso. La prossima settimana, il 22 febbraio, scadono i termini per presentare eventuali manifestazioni d’interesse per l’acquisto dello Zuccherificio del Molise. Siamo all’undicesimo bando, e anche questa volta all’orizzonte non si intravede nessuno.
Zuccherificio: c’è l’accordo per le semine. Si pensa a una nuova mini campagna
