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giovedì, Novembre 6, 2025

Il sindaco Battista ha firmato l’ordinanza: dal 29 febbraio gli alunni di via Crispi alla «Enrico D’Ovidio»

AperturaIl sindaco Battista ha firmato l'ordinanza: dal 29 febbraio gli alunni di via Crispi alla «Enrico D'Ovidio»

Facciatadi ANNA MARIA DI MATTEO

Ora è ufficiale: l’amministrazione comunale di Campobasso ha deciso: dal 29 febbraio gli alunni della primaria di via Crispi saranno trasferiti nell’edificio della Enrico D’Ovidio, la storica scuola di via Roma.
Le voci che da giorni si rincorrevano hanno trovato l’ufficialità nell’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Battista. Un documento con il quale il primo cittadino dispone il trasferimento delle attività didattiche, al mattino, nell’ala destra dell’edifico. Secondo quanto scritto nell’ordinanza, i 320 alunni saranno sistemati dal piano terra al secondo piano della struttura, mantenendo così unite tutte le 16 classi, come chiesto per altro dalla dirigente scolastica ma anche dai genitori. Perché va ricordato che in un primo momento l’amministrazione aveva proposto la divisione delle classi in tre istituti diversi, dislocati in altrettanti diversi punti della città. Una proposta respinta con decisione da tutti sia per salvaguardare l’identità della scuola Nicola Scarano, sia per i disagi logistici che una simile soluzione avrebbe comportato per famiglie e insegnanti.
Di fronte ad un dissenso così ampio, il Comune è stato costretto acambiare strada, decidendo per la D’Ovidio.
Ma le attività didattiche non potranno partire prima del 29 febbraio. I tecnici comunali che hanno eseguito i sopralluoghi hanno disposto una serie di interventi, tra i quali quelli all’impianto elettrico e ai servizi igienici. Fino ad allora gli alunni della primaria di via Crispi, come fanno da circa un mese, continueranno a frequentare le lezioni, nelle ore pomeridiane, nella scuola media Colozza.
Una decisione sulla quale i genitori si confronteranno in assemblea domani, sabato 20 febbraio. Perché, fatto salvo il principio dell’unitarietà della scuola, che è stato salvaguardato, resta da verificare se anche quello della sicurezza, sia stato ugualmente garantito, come chiesto con forza dal comitato dei genitori. Che ha inoltrato richiesta di accesso agli atti sullo stato della D’Ovidio e delle altre scuole individuate dal Comune per ospitare gli alunni della Nicola Scarano.
La D’Ovidio è una soluzione tampone, come l’ha definita il sindaco Battista che si è impegnato ufficialmente a completare, entro il 31 agosto, l’edificio scolastico di via Sant’Antonio dei Lazzari. Ospiterà gli alunni della Nicola Scarano, in attesa che lo storico edificio di via Crispi venga abbattuto e ricostruito.

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