di ANNA MARIA DI MATTEO
Un addio forzato, dettato da motivazioni personali tali da non consentirgli di continuare a portare avanti l’incarico che gli era stato affidato. Il direttore generale dell’Asrem, Mauro Pirazzoli, lascia, ad un anno e mezzo dalla sua nomina. L’annuncio, nel corso della conferenza stampa organizzata con il governatore, Paolo Frattura. Un lungo faccia a faccia con i giornalisti. Uno dei pochissimi se non addirittura l’unico. Pirazzoli è stato sempre poco incline alle conferenze stampa, anche perché il compito che gli era stato affidato non era certo dei più semplici. Con il commissario ad acta è stato chiamato a trovare una soluzione per rientrare dal deficit sanitario e riorganizzare la rete ospedaliera. Ma ora lascia l’incarico a metà dell’opera. La patata bollente ora resta nelle mani di Frattura e del suo successore, quando sarà nominato.
Ma il commissario ad acta ha tenuto a precisare che Pirazzoli continuerà a dare il proprio contributo, almeno fino a quando non ci sarà il nuovo direttore.
Nel frattempo Frattura ha cercato di ostentare tranquillità, nonostante si renda conto della situazione in cui si trova la sanità, con gli ospedali al collasso per mancanza di personale ( in centinaia, tra medici, infermieri e ausiliari sono stato mandati a casa in questi mesi), con i nuovi aumenti delle addizionali, conseguenza diretta del piano di rientro, con le vibrate proteste dei cittadini, dei comitati, che si battono per una sanità di qualità, una sanità che resti pubblica. Insomma, la situazione è tutt’altro che tranquilla. E Pirazzoli lascia in un momento particolarmente delicato, sollecitando, però l’approvazione, in tempi rapidi, dei piani operativi.
Un invito che al momento resta tale, perché sui piani operativi, la Regione è ancora in alto mare.
