Il vertice decisivo del Pd ci sarà lunedì pomeriggio alle tre. Per l’ultima e davvero definitiva linea sul voto per la legge delle unioni civili arriva anche il governo, nelle vesti del ministro Maria Elena Boschi che si siederà attorno ad un tavolo con il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini, il capogruppo in Senato Luigi Zanda e Andrea Marcucci, il senatore autore dell’emendamento detto «super canguro», pronto a tagliare via la valanga di emendamenti che gravano sul disegno di legge Cirinnà. Ed è proprio il «super canguro» il protagonista di quest’ultimo vertice, a ventiquattro ore dal voto. Il Pd è deciso a tenerlo in piedi, visto che il patto d’onore con la Lega è sostanzialmente saltato. Perché è vero che i leghisti sono pronti a tagliare molti degli oltre cinquemila emendamenti che hanno presentato, ma lasciando in piedi almeno 86 «cangurini», ovvero tutti emendamenti remissivi, tante piccole grandi tagliole che di fatto impedirebbero il cammino della legge. E adesso il dilemma dei democratici è: come comportarsi con il «super canguro»? Votarlo tutto intero? Oppure «spacchettarlo», votandolo quindi per parti separate?


