Pesanti i danni del maltempo a Isernia, ma la struttura che più di tutte ha sofferto le forti folate di vento che si sono abbattute sulla città è stata quella dell’auditorium, mettendo anche a rischio l’incolumità dei passanti.
Probabilmente, per le raffiche di vento e, sicuramente, per evidenti carenze tecniche e progettuali, alcuni pannelli del soffitto esterno, nella parte posteriore dell’auditorium si sono staccati, precipitando a terra da un altezza di circa sei, sette metri.
Fortunatamente, in quel momento non c’era nessuno in quella zona e non ci sono state conseguenze per le persone, che avrebbero potuto essere anche abbastanza gravi.
Si tratta infatti di pannelli notevolmente pesanti che sono caduti a terra, forse perchè non fissati bene o realizzati con materiale troppo pesante per reggere con quel tipo di sostegno.
Così, dopo l’intonaco esterno già staccatosi in diversi punti, con i pavimenti esterni che dall’anno scorso hanno cominciato a sollevarsi, c’è davvero da chiedersi come e con quali materiali sia stata realizzata una struttura che è costata cinquanta milioni e che doveva essere il fiore all’occhiello della città, Finanziata nell’ambito delle opere previste per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e rientrante nel piano straordinario del governo nazionale.
C’è stata anche un’inchiesta della magistratura che però è finita con un nulla di fatto. Insomma, se cinquanta milioni sono stati spesi con questo risultato, c’è davvero da chiedersi come sia stato possibile.
Senza dimenticare che la struttura è ancora incompleta, con l’ala destra da finire e con la torre scenica che manca del tutto.
Ci vorrebbero almeno altri dieci milioni, ma il comune i soldi non li ha, la Regione, chiaramente, si è già defilata e Isernia resta a guardare il suo straordinario colosseo dell’era moderna che cade a pezzi a soli quattro anni dall’inaugurazione.
Isernia, l’auditorium cade a pezzi. È costato solo cinquanta milioni
