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sabato, Maggio 4, 2024

La chimica Fis verso l’ampliamento: ok dal Comune per il permesso edilizio

AttualitàLa chimica Fis verso l'ampliamento: ok dal Comune per il permesso edilizio

nucleo altoUn’altra chimica verso l’ampliamento. La Fis di Termoli, fabbrica italiana sintetici, nella scorsa primavera aveva chiesto di realizzare un nuovo fabbricato per incrementare la produzione. A fine gennaio è arrivato l’ok del Comune che ha rilasciato il permesso edilizio. In dirittura d’arrivo anche il lasciapassare della Regione e dell’Arpam. Pure la Sovrintendenza ha detto sì. La Fis, specializzata nei prodotti per l’industria farmaceutica, metterebbe in campo un investimento da 97 milioni di euro per la realizzazione di un reparto con il quale intende raddoppiare, di fatto, la produzione grazie alla sintesi del cloroacetil, un composto a base di cloro e gruppo acetile. Un incremento che comporterà anche l’assunzione di 80 nuovi dipendenti, dove al momento ne lavorano 135. Stesso copione insomma di quello di qualche tempo fa con la Momentive, altra chimica del Nucleo Industriale di Termoli a rischio d’incidente rilevante, che pure aveva chiesto di aumentare la produzione, ma che dopo le contestazioni sociali e le lungaggini burocratiche per ottenere i permessi aveva deciso di spostare il finanziamento destinato all’impianto molisano verso uno del Texas. La Momentive in queste settimane è stata ricontatta dai sindacati e dalla direzione nel tentativo di spingerla a riprendere in considerazione l’ampliamento su Termoli, dove si usano prodotti che sul mercato si stanno esaurendo perchè sostituiti da componenti innovative, come quelle che si volevano introdurre inzialmente. La multinazionale, però, al momento non ha ancora cambiato idea. Intanto ci sono tutti gli elementi per aprire un nuovo dibattito tra opportunità e convenienze, tra la necessità di posti di lavoro da un lato e la necessità di avere garanzie ambientali dall’altro, in una città che in termini industriali ha dato già tanto, sacrificando il turismo, e in un nucleo industriale che proprio negli ultimi tempi è finito sotto accusa per gli sforamenti delle temutissime polveri sottili di cui non si conosce ancora la causa.

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