di GIOVANNI DI TOTA
Otto righe, per dire che tutto ciò che si è fatto e detto in queste settimane conta poco. Il senatore Roberto Ruta ha aspettato la vigilia del dibattito in consiglio regionale sui piani operativi della sanità per chiedere di fermare le macchine, spegnere i motori e ripartire dal confronto.
Un confronto, ha chiesto il parlamentare del partito democratico al governatore, a 360 gradi che coinvolga tutti. Otto righe per ribadire che gli incontri a braccio di Frattura con i camici bianchi e poi la pubblicazione postuma dei piani sanitari, non hanno consentito un dialogo aperto.
La proposta, ha scandito Ruta, ha bisogno di un confronto aperto e serrato con i territori, le istituzioni, le forze sociali e i comitati, gli operatori della sanità e le associazioni a tutela dei diritti dei cittadini.
Dunque, è l’equazione, gli incontri fin qui svolti sono insufficienti, per rimanere nella dialettica politica.
L’invito finale del senatore al presidente è chiaro e sibillino: l’apertura deve significare che le proposte all’impianto della sanità da qui fino al 2018 devono essere prese in considerazione e recepite se migliorative. Tutto questo deve avvenire, secondo Ruta, prima del pronunciamento del consiglio regionale.
Un aut aut che concede a Frattura non più di 24 ore, considerato che l’assemblea di palazzo Moffa è convocata per domani.