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venerdì, Marzo 29, 2024

Frattura? Una sciagura anche per gli amici. Tegola da 92mila euro sulla superconsulente Carmela Lalli

AperturaFrattura? Una sciagura anche per gli amici. Tegola da 92mila euro sulla superconsulente Carmela Lalli

Carmela Lallidi PASQUALE DI BELLO

L’occhio della Corte dei Conti sugli incarichi conferiti da Frattura. A finire nel mirino della magistratura contabile, una consulenza affidata all’avvocato Carmela Lalli, tra i fedelissimi del presidente. Le irregolarità rilevate sono state già segnalate alla Procura presso la Corte dei Conti. Il contratto stipulato con Carmela Lalli risulterebbe inefficace e l’avvocato rischia di restituire le somme percepite nel 2015, circa 92mila euro.

L’idea che il presidente Frattura sia un addetto ai disastri, già ampiamente diffusa tra i molisani, comincia adesso a circolare anche tra i suoi amici e tra questi proprio quelli del cerchio magico di cui si circonda. Quando lo incrociano lungo i corridoi della Regione, ormai tutti hanno preso a fare scongiuri e scaramanzie di vario tipo. A pensare che Frattura vada disseminando il terreno di mine, deve essere ad esempio in queste ore l’avvocato Carmela Lalli, consulente di Frattura per le attività giuridiche, sulla cui testa sta per abbattersi non la classica tegola ma un intero tetto. Rischia, conti alla mano, di dover rifondere la modesta cifra di 91mila euro, equivalenti al compenso percepito per l’anno 2015 in forza della delibera n. 68 adottata dalla Giunta regionale il 10 febbraio di quello stesso anno. Con tale atto amministrativo, la Regione conferiva all’avvocato Lalli l’incarico di Consigliere del Presidente della Regione per le attività giuridiche. Sulla opportunità di tale iniziativa lasciamo ai molisani il giudizio, avendo l’amministrazione al proprio interno figure che senza nulla togliere alla professionalità dell’avvocato Lalli (lautamente retribuita ma che qui non è in discussione) potrebbero ampiamente consigliare Frattura nei diversi campi dello scibile umano. Per restare sul piano delle attività giuridiche, Frattura dispone proprio in giunta di un legale, l’avvocato Vittorino Facciolla, che non è certo uno sprovveduto sceso dalla montagna con la piena.

Ma torniamo ai pasticci di Frattura, perché questa volta a rilevarli non è l’informazione astiosa, come la chiama quel Mozart del rancore che è il consigliere Ciocca, ma i giudici seriosi e azzimati della Corte dei Conti. La Sezione di Controllo per il Molise, nell’adunanza dell’undici novembre 2015, ha preso in esame l’incarico conferito all’avvocato Lalli rilevando irregolarità gravi e tali da poter ipotizzare il danno erariale. Per questo gli atti della sezione di controllo sono stati trasferiti alla Procura presso la Corte dei Conti. In particolare, quello che contestano i giudici contabili è la mancata pubblicità da parte della Regione dell’incarico conferito all’avvocato Lalli secondo quando dispone l’articolo 15 del decreto legislativo 33/2013 meglio conosciuto come “Decreto trasparenza”. In pratica, il sospetto della Corte dei Conti è che l’incarico alla Lalli sia stato imboscato nel mare magnum degli atti regionali e non nella specifica e obbligatoria sezione dedicata all’amministrazione trasparente. L’atto così concluso sarebbe, secondo la norma, inefficace e farebbe scattare la restituzione dei compensi percepiti.

Le conseguenze a questo punto potrebbero essere nefaste non solo per la Lalli ma anche per il dirigente che ha omesso tale pubblicazione, tenuto a pagare una somma equivalente a quella corrisposta.

Insomma, dopo la fiducia persa dai molisani, Frattura è in caduta libera anche presso il cerchio magico. Di questo passo rischia che gli rimanga un solo amico: il ficus bonsai ereditato insieme agli arredi regionali e forse, di questo passo, anche il ficus incontrandolo la mattina si attarderà a fare inequivocabili segni di scongiuro e scaramanzia.

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