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mercoledì, Ottobre 22, 2025

Assemblea PD, Micaela Fanelli seduta su una polveriera

AttualitàAssemblea PD, Micaela Fanelli seduta su una polveriera

AssembleaPddi GIOVANNI DI TOTA

Ora che il vaso gli è caduto di mano e si è rotto, Micaela Fanelli cerca di raccogliere i pezzi per rimetterli insieme. Un rompicapo che, a distanza di poche ore dalla Caporetto che è stata l’assemblea regionale del partito democratico a Isernia, appare non semplice da risolvere. Ancora più difficile, sostengono i suoi detrattori, per chi come lei si è trovata a guidare il maggiore partito della sinistra, avendo una storia che se non si declina al contrario rispetto ai valori del Pd poco ci manca.

Storia che, peraltro, somiglia moltissimo a quella del governatore in carica, abile arruolato nelle file del centro sinistra, dopo un passato e una candidatura alla Regione sotto le insegne di Forza Italia.

Oggi, Micaela Fanelli, più che il segretario che detta la linea politica del partito di riferimento, sembra il ministro della propaganda di Paolo Frattura. Sempre in prima fila a suonare il ritornello del quanto è bravo il presidente, ma costantemente in retroguardia se c’è da tenere unito il partito.

Oggi, che la sindachessa-segretaria si è accorta che il vaso gli è scivolato dalle mani e si è sfasciato in mille pezzi, ha ripreso in mano il megafono e ha inneggiato all’unità del Pd, come testuale: ‘parola fondante per il nostro partito e non uno slogan’.

Quelli, gli slogan, se li è tenuti tutti per lei. Qualche esempio: la critica costruttiva, la discussione, portano ricchezza. Il gossip politico – ha scoperto la Fanelli, porta solo i mi piace su facebook.

E ancora: quando abbiamo lavorato insieme, con responsabilità, sono arrivati i risultati, abbiamo perso consenso e fiducia dei cittadini quando ci siamo scontrati. La segretaria ha perfino individuato la strada maestra: ho proposto un patto tra gli eletti del Pd a tutti i livelli, ha rivelato con la solita enfasi, e ora – ha invitato – avanti, con al centro il partito, all’insegna della responsabilità, unità e lavoro di squadra.

Dopo le bordate assestate da Danilo Leva, deputato della Repubblica, ex consigliere regionale e soprattutto ex segretario del partito democratico, quello di Micaela Fanelli è sembrato ancora di più un tentativo maldestro di riattaccare insieme pezzi alla meno peggio. E stando a ciò che si capta annusando l’aria, lo scroscio di pioggia improvviso di Danilo Leva prelude al vero temporale.

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