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giovedì, Maggio 9, 2024

Venafro. Due soluzioni per ridurre l’inquinamento da polveri sottili in via Colonia Giulia

AttualitàVenafro. Due soluzioni per ridurre l'inquinamento da polveri sottili in via Colonia Giulia

Venafro via-colonia-giuliaIn Molise non c’è città messa peggio di Venafro. Il livello di inquinamento che si registra in via Colonia Giulia è notevole: le polveri sottili sono ormai un incubo, anzi un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini. Nell’anno appena trascorso il livello massimo consentito è stato superato per ben 51 volte. Il sindaco Sorbo sta cercando di trovare una soluzione al problema, ma quel tratto di strada è di competenza dell’Anas e dunque non può prendere decisioni autonome: le ordinanze emesse dalla precedenti amministrazioni comunali sono sostanzialmente diventate carta straccia. Per questo Sorbo ha chiesto al prefetto di Isernia e alla Regione di convocare al più presto un tavolo tecnico interregionale che consenta di affrontare e possibilmente risolvere la questione inquinamento. La proposta del primo cittadino, infatti, coinvolge anche le regioni Lazio e Campania, le Province e le Prefetture di Caserta e Frosinone, diversi comuni, l’Anas e la società autostrade: “Oggi l’unica viabilità alternativa – ha detto il sindaco di Venafro – è deviare almeno il traffico pesante sulla statale 6 Casilina, nel tratto tra San Pietro Infine e Vairano Scalo, oppure indurre i mezzi pesanti a proseguire sull’autostrada del Sole: non farli uscire a San Vittore, ma a Caianello, per poi proseguire sulla Ss 85 e a Sesto campano immettersi sulla variante”. L’altra possibile soluzione è la tanto chiacchierata bretella di Ceppagna. L’opera è cantierabile e potrebbe essere realizzata in tempi ragionevoli, ha sottolineato Sorbo: “Il progetto è finito, è stato consegnato alla Regione già da un anno. L’abbiamo ripreso per i capelli, perché erano scaduti i termini, era scaduta la convenzione con l’Anas. L’attuale Amministrazione lo ha rimesso in piedi. È un progetto che costa circa 50 milioni euro. Non è dal punto di vista tecnico la soluzione migliore, perché non è una strada a 4 corsie, ma solo a 2. La realizzazione dell’opera comporta tempi abbastanza brevi. Lavorando bene – ha concluso Sorbo- in due o tre anni la strada sarebbe pronta e gran parte dei problemi del traffico li avremmo risolti”.

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