I mesi ora sono otto. È da aprile che studenti e lavoratori trovano chiusa la galleria di Belmonte del Sannio. Una semplice infiltrazione d’acqua sta creando notevoli disagi alla viabilità lungo l’unico asse di collegamento tra Alto Molise e Alto Chietino. Dopo una serie di palleggi di responsabilità, promesse non mantenute e l’intervento di «Striscia la notizia», qualcosa si è mosso. La Regione, seppur con notevole ritardo, ha firmato l’attesa delibera. Cionostante i perversi meccanismi della burocrazia non permettono all’Amministrazione provinciale di Isernia di avviare i lavori, nonostante l’ente sia pronto già da un pezzo. Per indire la gara manca infatti un ultimo e decisivo tassello: l’impegno di spesa da parte della Regione, ha confermato il delegato alla Viabilitù e ai trasporti, Mike Matticoli. La Regione può procedere con l’impegno di spesa entro il 30 giugno. Nel frattempo la Provincia potrebbe avviare i lavori anticipando i costi, come ha suggerito lo stesso assessore regionale Pierpaolo Nagni. Ma il problema è proprio questo. Nelle casse dell’ente di via Berta non c’è nemmeno un euro. La manutenzione delle strade di fatto non è possibile. Un problema comune a quasi tutti gli enti provinciali, con l’acqua alla gola da quando è stata avviata la riforma che prevede la soppressione delle Province.
Belmonte del Sannio. Manca l’impegno di spesa della Regione, si allungano i tempi della riapertura della galleria
