di ANNA MARIA DI MATTEO
Aprire il cuore e le porte agli altri, a chi soffre, a chi vive il dramma della solitudine perché ci sia posto per tutti, anche per quelli considerati ultimi dalla società.
E’ un messaggio di solidarietà, di pace e di speranza quello che il vescovo della diocesi di Campobasso- Bojano, Giancarlo Bregantini, ha rivolto ai fedeli in occasione del Natale, della nascita di Gesù, «il cui volto – ha detto – ridona speranza alle persone inabissate in penose solitudini.Le braccia aperte di quel bimbo nella mangiatoia sincronizzano i cuori degli uomini che cercano pace. E’ la vita che va in cerca di tutte le nostre vite, ferite e piagate – ha aggiunto – Riscalda con il suo vagito le nostre resistenze più nascoste e rigide. Porta risveglio laddove ci siamo arresi e dati per vinti. Questo è il miracolo che ci viene incontro”.
Parole dalle quali emergono le difficoltà che segnano anche molti cittadini del Molise e denunciate con forza, proprio nel giorno di Natale, dalla Uil che ha tenuto una conferenza stampa a Campobasso, in piazza Pepe. La situazione è drammatica, è l’appello disperato e allarmato alla politica, del sindacato. Sotto accusa, ancora una volta, il governo regionale, che , ha denunciato Pasquale Guarracino della Uil, non ha mantenuto fede agli impegni assunti con gli elettori. Nessuna inversione di rotta, ma al contrario, l’attuale governo regionale ha intrapreso la strada dell distruzione. “Non è Natale per chi ha perso il lavoro, per chi è costretto a rivolgersi alla Caritas perché non ha nulla da offrire ai propri figli”, ha detto Guarracino. Un Natale triste ed amaro per tanti, troppi molisani.
