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mercoledì, Novembre 12, 2025

“La nascita dei desideri liquidi”, la storia di un amore. Il nuovo romanzo di Laura Venezia

Attualità"La nascita dei desideri liquidi", la storia di un amore. Il nuovo romanzo di Laura Venezia

VeneziaFoto“Se la rigidità corrisponde alla morte, allora ciò che è morbido, o meglio ancora, ciò che è liquido è vita e la vita è desiderio”. Questo è il concetto da cui prende forma il romanzo di Laura Venezia, La nascita dei desideri liquidi (Cultura&dintorni Editore), che è anche il nome di un famoso quadro di Salvador Dalì, custodito a Venezia, opera a cui il romanzo si ispira.
Il tema principale del libro è l’acqua. L’autrice tratta questo elemento perché è un qualcosa che nella religione ebraica, a cui è fortemente legata, si ricongiunge al tema dell’amore e del corpo. Acqua in ebraico si dice mèm, ma vuol dire anche madre, cioè quello da cui tutto scaturisce. Molti critici d’arte trovano nel quadro di Dalì dei segni che richiamano la morte. Laura Venezia ha però cercato nell’opera una chiave di lettura diversa: “La mia protagonista, una donna di mezza età che si trova ad affrontare l’urto del tempo, vede in questo quadro un segnale di speranza, lo legge attraverso l’erotismo e l’amore, amore inteso proprio come desiderio liquido”. E Venezia è un po’ la città dei desideri liquidi, ha detto l’autrice, filosofa e medico, perché è la città dove le cose possono prendere forme diverse a seconda degli occhi con cui le si guarda.
Il romanzo racconta di un viaggio interiore, è quasi una guida sentimentale, è la storia di un amore perduto. La protagonista, infatti, è una musicista che decide, dopo tanti anni, di tornare nella città in cui ha conosciuto l’uomo della sua vita che purtroppo non c’è più.
Laura Venezia ammette il suo profondo legame con la Serenissima, nato circa venti anni fa quando vinse il premio letterario Campiello Giovani, e confessa che in fondo qualcosa di autobiografico nella storia raccontata c’è: “Qualcosa dell’autore, nel libro che viene scritto, c’è sempre. Credo, in particolare, in questa storia ci siano degli elementi biografici che derivano dalla mia passione per la cultura ebraica, ma anche dalle esperienze di vita personali vissute come donna e medico”.

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