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venerdì, Aprile 19, 2024

Inside Out Caino

CinemaInside Out Caino

inside-outdi ANNUNZIATA D’ALESSIO

 

Come pensa e agisce Caino?

Qual è il profilo del Caino Medio?

Piccolo o grande che sia, vicino o lontano, ognuno ha il suo…

Delle cinque emozioni: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto, messe in scena dalla Pixar sul grande schermo e che si dovrebbero sviluppare in modo equilibrato durante l’arco della nostra crescita, quale ha creato il black out nel fratello di Abele? In breve, nel “Quartier Generale” di Caino cosa è mancato tanto da rendere tutto distorto o ribaltato? E’ mancata la sesta emozione: Sorpresa. La stessa che la Pixar ⎼ che ha prodotto la pellicola cinematografica più complessa del momento ⎼ ha pensato di eliminare dal processo cognitivo ed emotivo della piccola protagonista, ritenendola troppo banale e per questa ragione omissibile. Eppure come può essere considerata banale l’emozione più affiliata alla smania di conoscenza propria dell’uomo, che ci riporta indietro sino a Ulisse e a quel senso del meraviglioso, che ci conturba e irretisce nella sensazionale misura descritta da Stendhal?! Forse per quegli stessi americani, figli “affamati” e “folli” del recente Steve Jobs, emblema della nuova Era, il prodotto Sorpresa sarà risultato semplicemente superfluo ai fini  della trama e del suo bilanciamento… E deve essere andata proprio così, perché solo chi sa stupirsi sa amare…E l’amore (si sa!) è il motore del mondo. Caini sono, infatti, tutti quegli adulti che non hanno vissuto da bambini l’esperienza di essere raccolti e salvati, non maturando a loro volta il desiderio di raccogliere e salvare. Sono distanti da quel cireneo base, capace di accogliere la pluralità, contribuire alla trasformazione del mondo attraverso la propria, producendo in ogni luogo occasioni d’indagine, impegno, costruzione, volte a qualcosa di nuovo e unico. Participio passato sostantivato del verbo “sorprendere”, la “sorpresa” indica lo stupore, il cogliere all’improvviso, si riferisce alla cosa inaspettata. Non è da meno delle altre emozioni che sono tali proprio perché etimologicamente parlando derivano dal latino “emovere” (muovere da…), portando con sé la percezione di essere mossi da ciò che si prova, dal nostro interno. In senso traslato il verbo significa anche scuotere, sconvolgere e, in effetti, il fenomeno Sorpresa ha un effetto domino: sospinto dalla forza propulsiva dell’agire, superato lo stadio successivo dello sbigottimento, diventa combustibile che attiva la ricerca di un’azione e di una sua reazione, energia produttiva per chi ne fa il pensiero dominante all’interno di una comunità in crescita. Per essa conta la libertà dalla Paura, perché è questa a vincolarla, limitarla, quando invece è solo nella piena libertà che nasce la voglia di stupirsi per essere in grado di stupire. Fra le emozioni è quella che meno esige il controllo: ciò che vale è l’interesse della mente. Una mente capace di desiderio non ha paura di osare, agire, vivere. Risiede nell’immaginazione e si muove ansante verso un alfieriano: “Volli sempre volli, fortissimamente volli!”

Caino altro non è che il prodotto di un aborto: spontaneo o non, questo varia da caso a caso… L’unica certezza rimane la letterale aurea mediocritas di cui si è circondato e con cui si muove nel mondo da S.I. ormai identificato. Ad anamnesi effettuata e a cartella clinica ultimata, qual è, dunque, il profiler del Caino Medio? Quello che imperversa in ogni tempo e in ogni luogo? Mistificazione fallace di ogni umano stato? Il prototipo per eccellenza rimane la declinazione prossima di Giuda: l’altra faccia del bene, simbolo di un’umanità e di un umanesimo traditi. Il lato oscuro di chi si offre a strategie occulte per strumentalizzazioni personali: fedifrago dai mille volti, assediato da una debolezza di potere che lo candida a redentore in facili terre senza “Padre”. Sono loro, vicini e lontani, ⎼ con un regno piccolo piccolo, minato di cinismo, autarchici e autoreferenziali ⎼ i veri “padroni “ del mondo. Sono loro che hanno ridotto la sfera delle cinque emozioni a un cantuccio dove andare a morire. Sono loro che hanno fatto del narciso corvo di Esopo dei superbi pavoni da strapazzo, erigendoli a sistema garantito. E allora fra deviati e beoti chi salverà l’impopolare Abele? Chi custodirà la parte buona dell’umanità? Chi griderà: ” Nessuno tocchi Abele!”, se nella mente di Caino continueranno ad  impazzare emozioni fuori di testa con lo stesso potente battito d’ali di un “effetto farfalla”?!

 

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