Pace e libertà, guerra e memoria, ma anche la sicurezza nelle scuole e lo sport. Su questi argomenti si sono sfidati i ragazzi delle scuole che, a conclusione del 43esimo concorso nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione, sono stati premiati alla ex Gil di Campobasso. Un concorso dal tema “Dai diari di guerra alle pagine di pace: curve della memoria per costruire i percorsi del futuro”, che rientra nel progetto dell’E.I.P. Italia, scuola strumento di pace.
Disegni, poesie, temi, tenuti insieme da un solo filo conduttore, mettere al centro le persone e i rapporti pacifici. E la risposta degli studenti non si è fatta attendere, con un Molise che ha fatto davvero bella figura, come ha sottolineato la professoressa Italia Martusciello, in prima linea nell’organizzazione dell’evento.
“Ospitare questo concorso – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Michele Petraroia – è stato per il Molise motivo di orgoglio”. Per il procuratore del Tribunale dei minori di Campobasso la violenza è un fenomeno in preoccupante crescita: “Per educare i giovani alla non violenza – ha affermato Claudio Di Ruzza – dobbiamo parlarne senza aver paura di affrontare questo argomento”. “Coltivate una passione – ha invece detto Antonella Iammarino – perché le passioni – ha spiegato la presidente dell’Unicef Molise – riempiono il vuoto che favorisce lo sviluppo della violenza”.
Dalla giornata del concorso è, dunque, emersa l’importanza di promuovere la pace, soprattutto tra le nuove generazioni. Ed è la scuola, è stato più volte sottolineato, ad avere il ruolo fondamentale. Proprio con progetti come questo, la scuola diventa lo stimolo, insieme alle famiglie, alle associazioni e alle altre istituzioni, per invogliare i ragazzi a collaborare, al senso di responsabilità e al rispetto per le persone.
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