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sabato, Maggio 11, 2024

Isernia. Critiche al presidente Frattura e all’assessore Facciolla, Izzo finisce in tribunale

AttualitàIsernia. Critiche al presidente Frattura e all'assessore Facciolla, Izzo finisce in tribunale

izzo e messereAl presidente della Regione Frattura e all’assessore regionale Facciolla le riflessioni di Emilio Izzo all’indomani dell’indagine a carico dell’allora assessore Scarabeo non sono piaciute neanche un po’. Anzi, si sono ritenuti danneggiati da quelle affermazioni e per questo lo hanno querelato. La magistratura ha deciso di archiviare il caso, ma Facciolla si è opposto ed ora per Izzo si sono riaperte le porte del tribunale di Isernia. L’ispiratore del comitato che da mesi chiede le dimissioni del presidente Frattura si è detto per certi versi sorpreso, visto che stava conducendo la sua battaglia soltanto a livello politico: «I ripetuti attacchi politici che sto portando nei confronti dell’azione amministrativa adottata dal presidente della Regione e dalla sua maggioranza, hanno colto nel segno, tant’è che non avendo trovato spunti per ribattere politicamente e con azioni amministrative all’altezza, non trovando altro da fare mi cita in giudizio perché lo avrei diffamato a mezzo stampa». Ieri mattina il caso è stato discusso in camera di consiglio. Il Gip Antonio Ruscito si è riservato di decidere. «Se non altro – ha ironizzato izzo – in questo caso i tempi della giustizia sono stati rapidi. Il procedimento risale alla fine di giugno, ma la vicenda è già approdata in aula. Per vicende ben più importanti passano anni». In questo procedimento izzo è seguito dall’avvocato Arturo Messere. Nel commentare questa vicenda ha tirato in ballo l’articolo 21 della Costituzione – quello sulla libertà di pensiero – e una pillola di storia della Roma repubblicana. Ha ricordato che chi ambiava a una carica pubblica doveva indossare una tunica bianca e sottoprosi al giudizio e alla critiche della gente: «Nonostante la Resistenza, nonostante l’articolo 21 della Costituzione ancora si ricorre alla diffamazione. I politici dovrebbero sapere che nell’esercizio delle loro funzioni sono esposti a critiche».

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