Francois Hollande, il ‘presidente normalè, si trasforma in presidente marziale per reagire agli attentati di Parigi.
«La Francia è in guerra», dice solennemente davanti al parlamento riunito a Versailles, chiedendo la mobilitazione dei suoi concittadini e l’aiuto dei partner europei e internazionali contro il nemico terrorista. Poche ore prima, a mezzogiorno, il presidente aveva scelto di essere alla Sorbona per il minuto di silenzio osservato in tutta la Francia, per esprimere vicinanza al mondo della scuola e dell’università dato che tra le vittime di venerdì sera «ci sono molti studenti e insegnanti». Tra cui anche l’italiana Valeria Solerin, che studiava proprio in quest’ateneo. In quel minuto, tutta la città di Parigi si è fermata.


