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giovedì, Novembre 13, 2025

Fondo unico spettacolo, il Molise accede per la prima volta

AttualitàFondo unico spettacolo, il Molise accede per la prima volta

savoiadi Silvia Valente

Da tempo si sente parlare della cultura come il settore sul quale puntare, su cui investire risorse, perché considerato il bene più prezioso del nostro Paese, lo strumento su cui far leva per uscire, addirittura, dalla crisi. Eppure risulta difficile, proprio nel Bel Paese, riuscire a dare uno slancio a questo settore perché investire denaro nella cultura equivale a sottrarre fondi ad altri ambiti che versano anch’essi in crisi. E così sono sempre più in crescita i finanziamenti di moderni mecenati privati che decidono di contribuire a realizzare attività culturali, dai restauri dei monumenti all’organizzazione di grandi mostre. Queste figure scarseggiano in Molise e spesso si tenta la strada dei finanziamenti pubblici, ma il Ministero non concede soldi con facilità e i requisiti richiesti sono molti.
È questo il caso del FUS, il Fondo Unico per lo Spettacolo, un meccanismo usato dal Governo per erogare fondi a diversi settori della cultura: cinema, teatro, musica e spettacoli dal vivo. Il Molise non aveva mai avuto accesso, fino ad ora, a questo «tesoretto», ma il Ministero dei Beni Culturali ha inserito anche la nostra regione fra i beneficiari. «È un successo di tutti, Regione, Fondazione Molise Cultura e comuni», questo hanno dichiarato il Governatore Frattura e il Consigliere delegato Ioffredi. Sarà il Teatro a beneficiare dei fondi del Governo e, in particolare, quello classico, la nuova drammaturgia e gli spettacoli per l’infanzia.
«Nasce un circuito teatrale molisano che coinvolgerà quattordici comuni con una programmazione rivolta soprattutto alle scuole e all’Università», ha aggiunto il Presidente della Regione. I soldi messi a disposizione dal FUS serviranno a finanziare spettacoli per i prossimi tre anni e la precedenza sarà data ai progetti dei giovani, alle idee dei professionisti emergenti. I tre anni di finanziamento sono già partiti e – fanno sapere dalla Regione – già nei prossimi due mesi ci saranno importanti iniziative. Anche alcuni enti abruzzesi hanno manifestato interesse a riguardo e ciò non esclude – hanno concluso Governatore e delegato – una possibile collaborazione. Che l’accesso al FUS rappresenti un importante traguardo è vero, ma ora l’impegno nei confronti degli abbonati del Savoia si fa più pesante ed è legittimo, a questo punto, aspettarsi una qualità migliore degli spettacoli che vada oltre la presenza di attempate soubrette prestate al palcoscenico teatrale.

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