di ANNA MARIA DI MATTEO
E’ una legge di stabilità, quella proposta dal governo Renzi, che non riserva investimenti al Mezzogiorno. Un Mezzogiorno che continua ad arrancare, che non riesce a tenere il passo con un Nord che invece ha ripreso a camminare spedito.
Una situazione alla quale va posto rimedio, a giudizio del senatore del Pd Roberto Ruta che ha presentato una serie di emendamenti al disegno di legge che in sostanza individua i settori sui quali il governo deve intervenire in maniera decisa.
I correttivi alla legge di stabilità Ruta li ha illustrati nella conferenza stampa convocata nella sede di via Ferrari, a Campobasso.
Un riassunto molto schematico, come è suo stile, nel quale ha individuato gli interventi prioritari.
«Servono maggiori investimenti per il Mezzogiorno – ha precisato il senatore – Investimenti materiali ed immateriali, indispensabili per rilanciare la competitività delle imprese». Imprese, che secondo Ruta, vanno sostenute anche con altre misure di natura fiscale. Il riferimento è all’esonero contributivo al 100% per i prossimi tre anni, per i neo assunti e il credito d’imposta per le spese sostenute dalle aziende per l’innovazione e l’acquisto di nuove attrezzature.
Ma l’impegno di Ruta è rivolto anche alla sanità, con la richiesta di risorse aggiuntive per garantire le prestazioni ed i livelli essenziali di assistenza, agli esodati ed al personale delle biblioteche e dei centri per l’impiego, per dare continuità ai servizi e alle funzioni svolte.
Insomma, una serie di modifiche per indurre il governo a indirizzare risorse e nuovi investimenti a quella parte del Paese ancora stretto nella morsa della crisi.
A margine della conferenza stampa la domanda sull’attuale situazione politica del Pd. Il parlamentare ha dribblato le domande dei giornalisti, annunciando la convocazione di una conferenza stampa sull’argomento, subito dopo l’approvazione della legge di stabilità. Ruta dunque al momento non assume alcuna posizione e prende tempo su una crisi che sta letteralmente spaccando il Partito democratico.
