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venerdì, Marzo 29, 2024

Polemiche sui nuovi incarichi, palazzo Moffa come un mercato rionale: spartizione delle poltrone, cambi di casacca, inciuci, sorprese ed istituzioni sbeffeggiate

AperturaPolemiche sui nuovi incarichi, palazzo Moffa come un mercato rionale: spartizione delle poltrone, cambi di casacca, inciuci, sorprese ed istituzioni sbeffeggiate

unnameddi GIOVANNI MINICOZZI

In occasione del rinnovo dei vertici istituzionali, a palazzo Moffa è successo di tutto. Filippo Monaco, eletto con la lista di Massimo Romano, contrapposta alla coalizione di Paolo Frattura ha annunciato il passaggio in maggioranza ed ha mantenuto così la vice presidenza del Consiglio in rappresentanza del centrosinistra. Come si ricorderà, all’inizio della legislatura, con la complicità dello stesso centrosinistra, Monaco venne eletto nello stesso incarico ma per conto delle minoranze, sfilando l’incarico a Nicola Cavaliere.
Filippo Monaco ha anche annunciato che costituirà un intergruppo insieme a Salvatore Ciocca, eletto con i Comunisti italiani e a Domenico Ioffredi, eletto nella lista di Sel. C’è da aspettarsi che i due consiglieri regionali, nei prossimi giorni lasceranno i rispettivi partiti.
Salvatore Micone, eletto con la lista Grande Sud, collegata a Michele Iorio e noto come il proponente della nuova legge per i portaborse al fine, disse, di eliminare la disoccupazione del Molise, ha dichiarato, a sorpresa ed all’insaputa del centrodestra, fedeltà eterna a Paolo Frattura.
Michele Iorio lo ha bacchettato in aula, ma Salvatore Micone, impassibile, incassato, in cambio del trasloco la presidenza della Seconda Commissione, ovvero circa mille euro in più al mese. Francesco Totaro, dopo aver proposto in nome e per conto di tutta la maggioranza Vincenzo Cotugno alla presidenza del Consiglio, è stato punito da Paolo Frattura, forse per la sua vicinanza politica ai parlamentari Ruta e Leva ed ha perso la presidenza della Prima Commissione, passata a Domenico Di Nunzio, a sua volta trombato dall’Ufficio di presidenza.
Totaro, a quel punto ha sbattuto la porta ed ha dichiarato di non partecipare al voto per la spartizione degli incarichi in quanto l’allargamento della maggioranza non è scaturito da una condivisione del programma elettorale ma, ha detto Totaro, solo da una decisione monocratica di Paolo Frattura.
Ma non finisce qui.
Michele Iorio, forse d’intesa con Aldo Patriciello, cognato del neo presidente, ha dichiarato in aula il voto favorevole di tutto il centrodestra per Vincenzo Cotugno, il quale è stato eletto presidente del Consiglio, quasi all’unanimità, con 19 voti. I restanti due voti del Movimento 5Stelle, che non hanno partecipato alla spartizione dei pani e dei pesci, sono andati ad Antonio Federico.
Al termine dei lavori e dopo un lungo braccio di ferro tra Domenico Di Nunzio, estromesso dall’Ufficio di presidenza, ed i fedelissimi di Paolo Frattura, gli incarichi istituzionali da qui al termine ella legislatura sono stati così spartiti:
Vincenzo Cotugno presidente, Filippo Monaco e Nicola Cavaliere vice presidenti, Carmelo Parpiglia e Giuseppe Sabusco segretari dell’Ufficio di presidenza.
Infine le presidenze delle quattro Commissioni permanenti sono state assegnate rispettivamente a:
Domenico Di Nunzio alla Prima, Salvatore Micone alla Seconda, Salvatore Ciocca è stato confermato alla Terza e Nunzia Lattanzio, in predicato per un posto rosa in Giunta, si è accontentata della Quarta Commissione. Le prebende continueranno ad essere distgribuite nei prossimi giorni con gli assetti della nuova Giunta regionale e c on gli incarichi ai cosiddetti consiglieri delegati.
In definitiva, uno spettacolo indecente che allontana sempre di più le istituzioni dai cittadini.

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